Nasce l’Ambito turistico Mugello, coordinata dall’Unione dei comuni e scaturita dalla legge regionale in materia turistica. Si tratta di un’unica, coordinata e condivisa gestione della promozione del turismo e, in generale, dei luoghi del Mugello.
La legge regionale disciplina il sistema della governance del turismo della Toscana, stabilendo in materia di informazione turistica e accoglienza, l’esercizio a livello sovra-comunale in forma associata all’interno di specifici ambiti definiti geograficamente. Una formula ampiamente collaudata in Mugello. Sono circa 30 anni, prima con la Comunità Montana e poi con l’Unione dei Comuni, che il territorio mugellano viene promosso in forma unitaria.
L’informazione turistica in rete è tra le principali gestioni associate esercitate dall’Unione dei Comuni, la più antica. E l’ambito, con l’ente che svolgerà il ruolo di capofila, rappresenta un ulteriore riconoscimento di autorevolezza garantendo una maggiore operatività e incisività alla ‘cabina di regia’ per lo sviluppo turistico del territorio, anche tramite finanziamenti specifici.
Oltre al Mugello e all’Area fiorentina (ben 18 comuni che ancora devono sottoscrivere tra di loro la gestione associata) nella città metropolitana sono ricompresi gli ambiti turistici Area pratese, Chianti ed Empolese.
Con voto unanime ieri il Consiglio dell’Unione dei Comuni ha dato il via libera alla convenzione con l’Agenzia regionale di promozione turistica, che sarà siglata ufficialmente nei prossimi giorni.
«Acquisiamo forza e prestigio, anche nelle relazioni a livello metropolitano. Il Mugello ha una sua precisa identificazione territoriale – osserva l’assessore al Turismo dell’Unione dei Comuni del Mugello Federico Ignesti – È un ambito ante litteram. Lo è da 30 anni, con una lunga tradizione ed esperienza di gestione sovracomunale della promozione del territorio. Un processo che in altre aree, Firenze compresa, è appena agli inizi».
«In Mugello le politiche sul turismo sono discusse e concordate dal coordinamento degli assessori al Turismo dei Comuni, con la condivisione di strategie, programmazione e pianificazione delle attività. L’ambito riconosce e valorizza la nostra identità territoriale, le nostre peculiarità e ci individua – sottolinea l’assessore Ignesti – come interlocutori diretti con l’Agenzia regionale di promozione Turistica. Ovviamente – conclude Federico Ignesti – potranno esserci prodotti turistici costruiti con gli ambiti vicini o con gli ambiti che condividono la risorsa turistica da promuovere».