La consultazione con tutte le associazioni toscane. La presidente Bugetti: “Lavoreremo per trovare il punto di equilibrio migliore ascoltando le vostre proposte”
La commissione Sviluppo economico e rurale presieduta da Ilaria Bugetti (Partito democratico) ha iniziato un percorso di ascolto di tutti i soggetti interessati alla proposta di legge che introduce nuove norme in materia di cerca, raccolta e coltivazione del tartufo e di valorizzazione del patrimonio tartuficolo toscano. Un pomeriggio di lavoro intenso da cui sono emerse le richieste degli addetti ai lavori che come ha detto la presidente Bugetti “verranno raccolte e valutate in modo puntuale sia da un punto di vista della fattibilità che del contenuto”. La presidente della commissione Sviluppo economico e rurale ci ha tenuto però a chiarire che “l’obiettivo è quello di tutelare e valorizzare nel modo migliore il tartufo, trovando un punto di equilibrio per fare il lavoro migliore possibile”.
Tante le associazioni presenti che hanno messo a fuoco le necessità dei tartufai.
E’ emerso il problema della mappatura e c’è chi chiede di tenere in considerazione le aree produttive, semi produttive e le aree improduttive, senza fare riferimento solo alle aree vocate al tartufo. Tutti i rappresentati delle associazioni ha posto in evidenza il problema dei controlli, con i carabinieri della forestale e i vigili urbani che non bastano. Per alcuni la soluzione sarebbe la creazione di guardie volontarie. Fondamentale anche l’inasprimento delle sanzioni per chi va a cercare tartufi senza tesserino o con troppi cani. E per questo è stata apprezzata la proposta di legge che introduce il tetto massimo di due cani a tartufaio. Cani che in molti hanno chiesto vengano tutelati e difesi pensando prima di tutto al loro benessere.
Le associazioni hanno apprezzato poi l’introduzione del fermo biologico per due mesi all’anno e la creazione di corsi di aggiornamento per il rinnovo dopo 10 anni del tesserino. Bene anche la nuova regolamentazione degli orari in cui sarà possibile andare a caccia di tartufi, riducendo le ore notturne.
Sul pagamento della tassa regionale c’è chi ha chiesto che valga anche per chi ha una tartufaia coltivata e chi vorrebbe che la Toscana destinasse tutti i proventi per reinvestirli nel mondo del tartufo. Molto sentito anche il problema della manutenzione delle tartufaie naturali e quello dei tagli boschivi che in alcuni casi hanno portato alla scomparsa del tartufo da alcune zone.
Al termine dell’incontro la presidente Bugetti ha ringraziato i partecipanti per il contributo offerto invitandoli a formalizzare le loro richieste per poterle valutare insieme agli altri membri durante i lavori della commissione.