Da sabato 21 ottobre alle ore 19.00 si inaugura la nuova stagione con la mostra “I nostri primi vent’anni”, la direzione artistica punta su una stagione ricca di generi, spettacoli internazionali, come “Il nutrimento delle mosche”, del noto drammaturgo spagnolo Eusebio Calonge, e produzioni originali
Adesso è il tempo di pensare al futuro, é tempo di cercare nuovi terreni inesplorati in cui perdersi, é tempo di dedicare tempo agli altri per poter assicurare un domani a chi è appena arrivato e che è determinante nell’oggi e al teatro stesso. Così Riccardo Massai, fondatore dell’associazione Archetipo e direttore artistico del Teatro Comunale di Antella, presenta la nuova stagione 23/24, che celebra venti anni di spettacoli grazie anche al sostegno dell’Amministrazione comunale, della Regione Toscana e del MiBACT.
Da pochi anni lo spazio del teatro, divenuto punto di riferimento anche per eventi e anteprime culturali di richiamo, si è ampliato in una carrozza di treno nel piazzale antistante, per accrescere i servizi di un luogo amato non solo dalla comunità locale. Carrozza 10 è un vagone che fa viaggiare con la fantasia, accogliendo il pubblico e intrattenendolo con cene e spettacoli in tema con i menu (da novembre). È nella Carrozza 10 che si inaugurerà questo nuovo anno di spettacoli, con l’allestimento della mostra I nostri primi vent’anni che raccoglie tutte le opere d’arte create per il teatro dagli artisti (J-M. Folon, S. Campeggi, A. Possenti, E. Faraoni, G.Talani, G. Ghelli, F. Ionda, B. Ceccobelli, M. Raugeri, I. Staino, P. Masi, M. Guasti, M. Pecchioli, M. Monaco, L. Mattotti, A. Calisi, C. Ciucchi) che, oltre a suscitare i manifesti delle venti stagioni teatrali (attraverso la grafica di ZonaZero e di S. Lucherini), hanno creato una collezione di ricordi preziosi. Seguirà alle ore 20.00 la musica a tratti surreale della band Motociclica Tellacci (21/10).
La prima parte di stagione fino a dicembre si snoda in un susseguirsi di generi e contaminazioni con rassegne per i più piccoli la domenica pomeriggio e programmi di residenza artistica.
C’è la musica che omaggia Pasolini nel concerto di Calcagnile al live electronics con la voce di Monica Demuro ispirato dal racconto La ricotta (1/12); c’è la musica che racconta luoghi come Buenos Aires insieme alla poesia di Borges, Campana e Soriano con l’associazione Giotto in Musica (3/12, ingresso libero). C’è la visione di un teatro internazionale nello spettacolo dello spagnolo Eusebio Calonge con Arnau Marín, Sun prima regionale, Il nutrimento delle mosche, ci conduce nella mente di un assassino (27/10). C’è l’impegno civile nello spettacolo scelto per la giornata contro la violenza sulla donna il 24 novembre, Lo stronzo di e con Andrea Lupo, vincitore del Premio To-Fringe Festival 2018; c’è il ricordo ne L’ultimo valzer di Zelda di e con Alessandra Crocco e Alessandro Miele, che ci porta negli Anni ’20 di Francis Scott Fitzgerald e sua moglie Zelda attraverso un collage di ritagli tratti da diari, lettere e racconti dei due protagonisti (17/11).
C’è la forza propulsiva delle produzioni dell’associazione Archetipo che crea spettacoli corali come L’uccellino azzurro, l’adattamento di Massai del testo simbolista di Maeterlinck che si avvale di contributi vocali di artisti come: Silvia Guidi, Marco Toloni, Simone Rovida, Gianna Giachetti, Aurelio Pierucci, Drusilla Foer, Duccio Barlucchi, Daniela Morozzi, Gianni Andrei, Monica Demuru, Lucia Poli, Alessandro Benvenuti e Sandro Lombardi, coinvolgendo anche bambini e studenti di arte dell’Accademia di Belle Arti di Firenze (15-17/12); l’altra produzione Archetipo esplora un testo originale comeLa carogna di Chiara Guarducci con Demetra Di Bartolomeo e la regia di Paolo Biribò, secondo atto della trilogia di monologhi della poetessa e drammaturga fiorentina, che indagano gli estremi dell’anima, attraverso creature ingombranti (3-4/11).
INFO E PRENOTAZIONI www.archetipoac.it T. 055.621894 (da lunedì al venerdìore 9.00- 13.00) prenotazioni@archetipoac.it
Biglietti da € 8,00 a € 15,00