Il 16 luglio del 622 d.c, giorno della fuga di Maometto dalla Mecca a Medina, è il giorno in cui inizia il calendario islamico, il quale divide gli anni in precedenti e seguenti quell’evento, così come i cristiani e oggi gran parte della popolazione mondiale fa con la nascita di Cristo.
Il calendario islamico, basato sul moto della Luna, parte dal venerdì 16 luglio 622 del calendario giuliano, in cui fu compiuta l’Egira(letteralmente “emigrazione”) dalla Mecca da parte di Maometto (il 1° Muharram dell’anno 1), e si articola in 12 mesi lunari di 29 o 30 giorni; un anno dura quindi 354 giorni e, circa ogni tre anni, un giorno in più. Spesso la datazione secondo questo calendario viene indicata con la sigla h. (dall’arabo hiǧrī ‘relativo all’Egira’) oppure A.H. (dal latino Annus Hegirae).
Nel 622 Maometto si diresse dalla Mecca, da lui lasciata appunto il 16 luglio, verso la città-oasi di Yathrib, poi rinominata Medina (propriamente Madīnat al-Nabī, “Città del Profeta”). La causa fu non solo la crescente ostilità dei suoi concittadini che temevano di veder danneggiati i propri interessi commerciali e vilipesa la propria fede, ma anche il fatto che le tribù di Yathrib gli avevano proposto di assumere il ruolo super partes di ḥakam (arbitro) per gestire i rapporti ostili tra le varie comunità dell’oasi (cosa che egli fece varando la costituzione di Medina).
Un certo numero di fedeli ripeté il trasferimento a Medina della settantina di musulmani e del loro profeta, facendolo loro assumere la qualifica di muhājirūn, ossia di “coloro che hanno effettuato l’Egira“). Maometto giunse a Medina il 12 Rabīʿ I, equivalente al 24 settembre del 622.
Attualmente secondo il calendario islamico siamo nell’anno 1441, il quale corre dal 31 agosto 2019 al 20 agosto 2020. Nella maggior parte dei paesi a maggioranza musulmana si usa comunque ufficialmente il calendario cristiano gregoriano.