Presentata in Consiglio regionale la quarta edizione. La cerimonia di premiazione sarà il 13 giugno 2024 alla Palazzina Reale di piazza Stazione a Firenze dove sarà allestita la mostra dei progetti vincitori. Il presidente dell’Assemblea legislativa Antonio Mazzeo: “Il premio si consolida e racconta il nostro presente con la capacità di guardare al futuro”
di Benedetta Bernocchi, 16 novembre 2023
Firenze- Un premio all’architettura contemporanea come arte sociale proiettata nel futuro con l’obiettivo di promuovere una qualità di vita migliore. La quarta edizione del Premio architettura Toscana, presentato in Consiglio regionale, valuterà le opere realizzate nella regione negli ultimi cinque anni, suddivise tra cinque diverse categorie. Il contest è promosso da Consiglio regionale, ordine degli architetti PPC di Firenze, federazione degli architetti della Toscana, ordine degli architetti PPC di Pisa, Fondazione architetti Firenze e Ance Toscana, con il patrocinio del Consiglio nazionale degli architetti.
“Il Premio si consolida – ha detto il presidente dell’Assemblea legislativa Antonio Mazzeo – e racconta il nostro presente con la capacità di guardare al futuro. Avere la capacità di disegnare il nostro territorio con forme moderne, apprezzando la storia e la cultura della Toscana sta alla base dello spirito di questa iniziativa. C’è bisogno che la politica e le istituzioni sappiano interpretare questo tempo nuovo e lo facciano sia con leggi che siano in grado di assumere la sfida della sostenibilità ambientale, sia con una rinnovata capacità di committenza pubblica che grazie alle risorse del Pnrr permettono di dare un volto coerente alle piazze, alle strade, agli edifici pubblici”.
“Questo premio rappresenta un momento per sottolineare anche il lavoro sottotraccia che gli architetti fanno nel pensare lo spazio che tutti abitiamo, una funzione – ribadisce la presidente della commissione Cultura Cristina Giachi – che gli addetti ai lavori e i politici conoscono bene ma che l’occasione del premio consente di raccontare ad un pubblico più ampio”.
Tommaso Barni, presidente del comitato organizzatore ha ribadito: “Essere giunti alla quarta edizione è un traguardo importante, è il segnale che si sta consolidando come iniziativa istituzionale e di dibattito sull’architettura e sulle costruzioni”. Barni ha ribadito lo spessore della giuria che anche per questa edizione, si compone di professionisti riconosciuti ed esperti del settore: gli architetti Michel Carlana, professore all’Università Iuav di Venezia e all’Università di Genova; Michele De Lucchi, designer, professore al Politecnico di Milano; Francesco Isidori, visiting professor all’Università “La Sapienza” di Roma; Claudia Mainardi che con il collettivo Fosbury Architecture, ha curato il Padiglione Italiano alla 18esima Biennale dell’Architettura a Venezia; la sociologa Emanuela Saporito, già ricercatrice presso il Politecnico di Torino.
Compito dei giudici sarà premiare la ricerca, la qualità del fare progettuale, l’opera architettonica come strumento di rigenerazione, trasformazione del territorio con un occhio alla sostenibilità e al rapporto tra uomo e ambiente. Il Premio promuoverà, infatti, quelle opere architettoniche, sia private che pubbliche, capaci di stimolare la riflessione intorno all’architettura contemporanea in quanto elemento determinante della trasformazione del territorio e in quanto costruttrice di qualità ambientale e civile, in un processo che coinvolge tanti professionisti ed attori, tutti determinanti all’interno della filiera: architetti, committenti ed imprese.
In rappresentanza della Federazione architetti della Toscana ha parlato Lorenzo Ricciarelli che si è soffermato su due aspetti “la qualità dell’opera verso cui mirare” e “il progetto di architettura che comprende tutto il complesso con le norme, la certezza dei tempi per raggiungere un’opera meritevole”. “C’è un Leitmotiv di continuità, il concorso è uno strumento valido per poter intervenire nelle nostre città – ha detto Vincenzo Di Nardo, vicepresidente Ance Toscana – per evitare che ci siano progetti non ponderati in concorrenza e che siano coniugati con il valore delle tecnologie che si usano e dal costo e dal valore dell’immobile”.
“Il Premio – aggiunge Andrea Crociani, presidente Ordine architetti Firenze – serve ad esplorare il panorama della ricerca architettonica nella nostra regione. In un periodo in cui le sfide legate all’urbanizzazione, alla sostenibilità e al benessere delle comunità sono sempre più pressanti, l’architettura gioca un ruolo cruciale, garantendo che le opere architettoniche abbiano un impatto positivo sull’ambiente e siano sostenibili”. Presente alla conferenza stampa anche Patrizia Bongiovanni, presidente dell’ordine architetti Pisa.
Possono essere candidate al premio opere realizzate da singoli architetti o in gruppo, da dipendenti pubblici o privati e a presentarle possono essere sia il progettista che la committenza, ma anche l’impresa esecutrice dei lavori. Cinque le categorie: opera prima; opera di nuova costruzione; opera di restauro o recupero; opera di allestimenti o interni; opera su spazi pubblici, paesaggio o rigenerazione. I partecipanti possono candidare una sola opera per ciascuna categoria. Una singola opera può essere candidata in più categorie. La categoria opera prima, destinata alle opere realizzate da progettisti che non abbiano compiuto 40 anni alla data della pubblicazione del bando e unica con un premio in denaro di 5mila euro, vuole specificatamente valorizzare la realtà e l’attività dei giovani progettisti e aprire un focus sulle loro opportunità di crescita nel nostro territorio. Per ciascuna categoria sarà premiata una sola opera, che riceverà un riconoscimento assegnato congiuntamente al progettista, alla committenza e all’impresa. Per le iscrizioni www.premio-architettura-toscana.it
La cerimonia di premiazione è in programma giovedì 13 giugno 2024 alla Palazzina Reale di piazza Stazione, sede di Ordine e Fondazione Architetti Firenze, dove sarà allestita anche la mostra dei progetti vincitori.