Straordinario successo nei primi 8 giorni di apertura, a Firenze, per la mostra di Palazzo Strozzi Jeff Koons. Shine. Sono state oltre 12.000 le persone che hanno visitato l’esposizione consacrandola come l’evento culturale di punta del 2021 in Italia. Anche la dimensione social certifica questo grande successo con il raggiungimento di oltre 200.000 utenti con oltre 25.000 interazioni dirette
Protagonisti della mostra sono 33 capolavori provenienti dalle più importanti collezioni del mondo che rileggono i quarant’anni di carriera di Jeff Koons una delle figure più importanti e discusse dell’arte contemporanea a livello globale. Dalle celebri sculture in metallo perfettamente lucido che replicano oggetti di lusso, come il Baccarat Crystal Set (1986) o gli iconici giocattoli gonfiabili quali i celebri Rabbit (1986) e Balloon Dog (Red) (1994-2000), fino alla re-interpretazione di personaggi della cultura pop come Hulk (Tubas) (2004-2018), o alla re-invenzione dell’idea di ready-made con l’utilizzo di oggetti di uso comune come One Ball Total Equilibrium Tank (Spalding Dr. JK 241 Series) (1985).
A cura di Arturo Galansino e Joachim Pissarro, la mostra porta a Firenze una selezione delle più celebri opere di un artista che, dalla metà degli anni Settanta a oggi, ha rivoluzionato il sistema dell’arte internazionale.
«La grande mostra Jeff Koons. Shine si pone come uno dei maggiori eventi d’arte contemporanea in Italia e rappresenta un segnale forte di ripartenza per Palazzo Strozzi ma anche per la vita sociale ed economica del nostro territorio – osserva Arturo Galansino, direttore generale della Fondazione Palazzo Strozzi e curatore della mostra- I visitatori hanno dimostrato grande apprezzamento facendo, da subito, il tutto esaurito nelle sale di Palazzo Strozzi. Realizzare a Firenze una delle più importanti mostre di Jeff Koons significa pensare alla città come a una moderna capitale culturale, in grado di attrarre un pubblico colto e internazionale anche nell’ambito del contemporaneo».
Autore di lavori entrati nell’immaginario collettivo grazie alla capacità di unire cultura alta e popolare, dai raffinati riferimenti alla storia dell’arte alle citazioni del mondo del consumismo, Koons trova nell’idea di shine (lucentezza) un principio chiave delle sue innovative sculture e installazioni che mirano a mettere in discussione il nostro rapporto con la realtà ma anche il concetto stesso di opera d’arte. Per Koons il significato del termine shine è qualcosa che va oltre una mera idea di decorazione o abbellimento e diviene elemento intrinseco della sua arte. Dotate di una proprietà riflettente, le sue opere accrescono la nostra percezione metafisica del tempo e dello spazio, della superficie e della profondità, della materialità e dell’immateriale.