Quattordici artisti reinterpretano il centenario della “Grande Milano”
sui muri dell’Archivio comunale
Inaugurazione: sabato 13 maggio 2023 ore 17.00
La Cittadella degli Archivi presenta “Dai borghi alla città, dalla città ai quartieri” la quinta edizione del progetto Muri d’artista, realizzata da Isorropia Homegallery, associazione culturale no profit, con la supervisione di Rossella Farinotti. Seicento metri quadrati di arte murale lungo tutta l’intera Via Monterotondo, in omaggio ad uno dei momenti che cambiò 100 anni fa l’identità di Milano, ovvero l’aggregazione di undici borghi e oggi quartieri: Affori, Chiaravalle, Musocco, Lambrate, Greco, Crescenzago, Vigentino, Baggio, Niguarda, Gorla-Precotto e Trenno. Sabato 13 maggio alle ore 17.00 inaugurazione della quinta edizione, in collaborazione con l’Amministrazione comunale e il Municipio 9. |
“Milano è una città di tante anime e sfaccettature diverse – afferma l’assessora ai Servizi civici e Generali del Comune di Milano Gaia Romani – e questo progetto ci dà l’opportunità di valorizzare l’identità di ciascun quartiere, dove un ruolo rinnovato, e con maggiore forza rispetto al passato, lo svolgono i Municipi. In questo progetto la Cittadella degli Archivi è stata preziosa, anzi essenziale, per la ricchezza del materiale custodito e messo a disposizione, che ci consente oggi non solo di portare avanti un altro tassello nella riqualificazione di questo luogo con questi muri, ma anche riflettere sulla storia della nostra città, per progettare insieme il suo futuro. Ritrovare momenti di comunità, come quelle che questo progetto genererà, è fondamentale per far proseguire Milano nel suo percorso di metropoli internazionale, senza rinunciare alla sua vera essenza“. Anche quest’anno l’intento del progetto è quello di riqualificare attraverso l’arte l’enorme area di Cittadella, confermando ancora una volta l’Archivio comunale come incubatore creativo, un Museo esterno che comunica alla città. Prosegue quindi il progetto di riqualificazione urbana avviato nel 2015, a cura di Rossella Farinotti, che ha visto il coinvolgimento di più di 70 artisti – di diverse generazioni, approccio artistico e provenienza, ma tutti legati alla città di Milano – invitati a intervenire sulla facciata esterna e, successivamente, grazie al primo progetto realizzato da Vedovamazzei con l’opera pubblica permanente “La città che sale. Omaggio e Boccioni” anche attraverso progetti site specific all’interno di Cittadella. |
Quest’anno sono 14 gli artisti scelti da Isorropia Homegallery, con la supervisione di Rossella Farinotti: Antonella Aprile, Giuseppe Buzzotta, Davide Genna, Coquelicot Mafille, Leila Mirzhakani, Silvia Negrini, Silvia Paci, Aronne Pleuteri, Shanti Ranchetti, Valdrin Taqui, Luca Zarattini, Gabriele Colletto, Lorenzo Di Lucido, Alexander Vinogradov. “Le opere realizzate raccontano uno dei momenti salienti della storia recente di Milano, custodita negli archivi della Cittadella, quale appunto il percorso di ampliamento della città, che così ha raggiunto le sembianze odierne, con i suoi quartieri e le sue tante anime” afferma il direttore Francesco Martelli. Con il Regio Decreto del 2 settembre 1923, Mussolini concludeva il complesso e lungo percorso di aggregazione a Milano degli undici Comuni ad essa confinanti, che di fatto portò al raddoppiamento della sua area urbana. Tra i molti progetti, che seguirono le aggregazioni comunali, vi furono la fondazione dell’Università degli Studi, il nuovo Ospedale Cà Granda di Niguarda, la costruzione dell’Arengario in piazza Duomo, la donazione del Palazzo dell’arte oggi Triennale, la chiusura dei Navigli. Ogni comune aggregato portava inoltre con sé dentro alla nuova metropoli la propria storia, a volte millenaria come Chiaravalle con le sue marcite cistercensi, altre volte più recente ma di fama mondiale come Baggio con la spedizione del generale Nobile. |
La Cittadella degli Archivi di Milano, tra i poli archivistici più moderni d’Europa con oltre 70 km lineari di archivi che racchiudono tutta la memoria storica degli ultimi 100 anni della città. È un luogo simbolico che si presenta con brutale impatto – un ruvido magazzino/parallelepipedo bianco scrigno di storia passata, nomi, realtà, documenti, lettere, testimonianze, immagini storiche, bandi, manifesti, libri. “Anche quest’anno le artiste e gli artisti invitati a interpretare la storia di Milano hanno restituito narrazioni tangibili, episodi, dettagli e visioni mediando tra il racconto sui quartieri selezionati e il loro personale approccio estetico in un dialogo perfetto” afferma la curatrice Rossella Farinotti. Gli artisti e le opere:Antonella Aprile: Trenno – il Parco Aldo AniasiGiuseppe Buzzotta: Gorla-Precotto – il Naviglio MartesanaDavide Genna: Niguarda – Il Nuovo Ospedale della Cà GrandaCoquelicot Mafille: Musocco – Il Cimitero Maggiore e l’invocazione di Antonio BezzolaLeila Mirzhakani: Greco – La mappa di Greco nel Piano Beruto 1889Silvia Negrini: Chiaravalle – L’Abbazia e le marciteSilvia Paci: Baggio – La partenza del dirigibile del Generale NobileAronne Pleuteri: Crescenzago – La campagna e la Magneti MarelliShanti Ranchetti: Vigentino – La Fondazione PradaValdrin Taqui: Lambrate – La Innocenti – LambrettaLuca Zarattini: Affori – La banda musicale di AfforiGabriele Colletto: L’Università degli Studi di MilanoLorenzo Di Lucido: L’ArengarioAlexander Vinogradov: La Triennale di Milano. |
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