Il vicepresidente dell’Assemblea legislativa Marco Casucci ha inaugurato la personale del pittore lucchese Marco Saviozzi nello spazio espositivo Carlo Azeglio Ciampi. L’intervento critico di Maria Possenti con la presenza dell’artista
La mostra dell’artista lucchese Marco Saviozzi “Nostalgia del futuro” è stata inaugurata nello spazio espositivo Carlo Azeglio Ciampi a palazzo del Pegaso, in via dei Pucci 16, da Marco Casucci vicepresidente presidente dell’Assemblea toscana, da Maria Possenti, da Stefano Baccelli assessore regionale, con la presenza dell’artista Marco Saviozzi.
Una cultura visiva, quella di Marco Saviozzi, che si è alimentata con istanze cosmopolite multidisciplinari, che spaziano dall’architettura al fumetto, dal cinema alla pittura pop con punte di attenzione massima su fenomeni come il postmoderno e le dinamiche connesse alle teorie dei mezzi di comunicazione di massa. È un modo per conoscere uno degli artisti più originali nell’attuale panorama dell’arte toscana che guarda al passato e immagina il futuro.
“E’ sempre stata intenzione del Consiglio regionale riempire questi spazi di mostre di qualità – ha detto Marco Casucci vicepresidente dell’assemblea toscana – e la presente esposizione “Nostalgia del futuro” è una riproposizione in forme moderne della nostra tradizione pittorica. La forza del colore, le linee delineate ci trasmettono un sentimento positivo e ci offrono un piacere dell’essere toscani. La rivisitazione di personaggi del nostro risorgimento, l’ombra del papa nero e le altre creazioni artistiche di Saviozzi ci stimolano visivamente e intellettualmente. Prosegue la tradizione di questi spazi che continuano ad ospitare mostre di grande qualità.”
“Una operazione di sintesi – ha detto Maria Possenti presentando la mostra – perché Saviozzi riesce a estrapolare dalla comunicazione di massa e dalla pop art gli elementi essenziali e riconoscibili, eliminando ogni elemento superfluo. L’artista usa sapientemente il colore, ma le sue opere funzionano anche quando vengono riprodotte in bianco e nero e questo ci fa intuire che l’impianto costruttivo è solido. La sua ricerca lo porta ad andare agli elementi essenziali della composizione e questo è un tratto anche del suo carattere che lo porta a cercare sempre una comunicazione rigorosa ed equilibrata.”
“Una mostra che racconta trent’anni del mio lavoro – ci ha detto l’artista Marco Saviozzi – dove ho raccolto opere dedicate alla Toscana, da Dante al Pontormo, e opere che appartengono al mio mondo figurativo: dal cinema alla moda. Il colore e l’uso del nero è fondamentale per l’arte pop e per il mio lavoro che è legato anche al mondo del fumetto, che ho sempre amato, e che in modi diversi ripropongo nei miei lavori pittorici.”
“La mostra ospitata negli spazi espositivi del Consiglio regionale – scrive in catalogo Antonio Mazzeo presidente dell’Assemblea toscana- prima di tutto è un doveroso tributo ad un artista toscano che da 35 anni onora la Toscana nel mondo con le sue opere. Marco Saviozzi, pittore lucchese, ha un profondo legame con la Toscana. I suoi paesaggi, i suoi illustri personaggi del passato, le opere che la arricchiscono, sono spesso al centro della sua ricerca artistica. Una ricerca che, ancorata saldamente nella storia dell’arte, vuole ridare senso alla pittura come immagine, con tutta la sua forza evocativa. Questa capacità di legare passato e presente e di traguardare il futuro come tempo della consegna di ciò che siamo e siamo stati, rileva essere un elemento che ben si collega all’impegno dell’Istituzione che presiedo, il Consiglio regionale, cioè quello di contribuire ad alimentare ed aggiornare l’identità toscana all’apertura al mondo e al tempo che ci aspetta.”
La mostra offre l’occasione all’artista di riproporre quelle che sono le sue tematiche privilegiate. Garibaldi, Cavour, Mazzini sfilano nella loro veste pop, che non deroga alla loro aura storico politica ma anzi ne viene potenziata dal processo di rielaborazione cromatica. L’arte, la cultura e il cinema fanno da padrone nella poetica di Saviozzi; dagli omaggi al Pontormo della deposizione a quelli per un generico classicismo italiano in generale e toscano in particolare al paesaggio della nostra regione che ha ispirato generazioni di artisti ai suoi figli illustri, Dante in testa senza dimenticare Puccini, fino ai tributi per Fellini, Truffaut, il cinema francese e quello pulp di Tarantino, passando per la slapstick comedy evoluta e drammatica di Chaplin e quella di Stan Lauren e Oliver Hardy fino alla musica di Chet Baker e Miles Davis e su tutto il cinema hollywoodiano e quello italiano.
“In particolare – osserva in catalogo il critico Alessandro Romanini– Saviozzi analizza e rielabora la dimensione visuale veicolata dal pervasivo sistema iconografico digitale contemporaneo. A prescindere dal soggetto del dipinto le sue opere sono articolate da una solida struttura che beneficia della lezione del rinascimento toscano e fiorentino in particolare. Una struttura che è già insita nell’opera nella fase progettuale e nella sua prima traduzione disegnativa a livello di schizzo/abbozzo e che si evolve in tutte le fasi genetiche della realizzazione fino all’ultima stesura cromatica.”
La mostra di Marco Saviozzi sarà visitabile fino al 4 marzo 2023 con il seguente orario: da lunedì al venerdì, dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 15.00 alle 18.00, sabato dalle 10.00 alle 13.00