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La “prima” di Ceretta come direttore principale dell’ORT è nel segno di Beethoven


Parte ufficialmente il 1° dicembre il nuovo corso dell’ORT che vedrà per i prossimi anni il Maestro Diego Ceretta come suo direttore principale. Un programma tutto Beethoven con Alessandro Taverna solista al pianoforte.

Con questo concerto Diego Ceretta debutta come direttore principale dell’ORT. Altri due appuntamenti lo attendono in stagione, che gli consentiranno di lavorare a lungo con l’orchestra così da creare quell’intesa necessaria a creare confidenza artistica tra strumentisti e Maestro. Del resto, a ventisette anni da poco compiuti, lui ha tutte le carte in regola per divenire il solido punto di riferimento di un complesso che ultimamente sta arruolando tante nuove leve. «Finalmente di comincia, sono molto emozionato e molto contento – dichiara Ceretta – con l’Orchestra della Toscana abbiamo già fatto un concerto assieme fuori stagione a fine settembre a Pavia, con la Scheherazade di Rimsky-Korsakov, un concerto molto impegnativo, ma è stato comunque un “aperitivo”, se vogliamo. Adesso si inizia per davvero, con l’orchestra al completo, e non vedo l’ora di fare questo concerto».
Ceretta ha dimostrato di che pasta è fatto già nei concerti precedenti con l’ORT, come pure nel suo recente debutto sul podio del Maggio e con il Macbeth di Verdi (regia del leggendario Pier Luigi Pizzi, nonagenario) portato nei teatri marchigiani. D’altronde, da violinista di formazione, conosce bene le dinamiche orchestrali; e le estati di perfezionamento all’Accademia Chigiana di Siena, nel corso tenuto da Daniele Gatti, ne hanno irrobustito la tempra di musicista e rivelato il talento direttoriale, apprezzato da pubblico e critica. Per cominciare questa avventura con l’ORT, Ceretta si misura con il titano Beethoven: addirittura con due pezzi grossi del suo catalogo, la Sinfonia Eroica e il Concerto Imperatore. Due composizioni abitate dallo spirito di Napoleone. L’Eroica gli era stata in un primo momento dedicata, perlomeno fin quando Bonaparte non pretese di indossare la corona imperiale; a quel punto Beethoven ne stracciò la dedica e le diede il nome con cui la conosciamo oggi.

Anche il titolo di Imperatore si riferisce a Napoleone. Ma non si deve al compositore: gli fu attribuito dall’editore in virtù del carattere militare di questa partitura che Beethoven offrì all’arciduca Rodolfo d’Asburgo-Lorena, fiorentino di nascita in quanto figlio del granduca Pietro Leopoldo, proprio colui che celebriamo con la Festa della Toscana.

Solista di questo caposaldo del repertorio pianistico è Alessandro Taverna, musicista glocal che è stato capace di coniugare la dimensione internazionale della carriera (avviata nel 2009 grazie all’affermazione al Concorso di Leeds) con la devozione alle radici e al territorio da cui proviene. Infatti ha deciso di continuare a insegnare nello stesso luogo in cui si è formato, la Fondazione musicale Santa Cecilia di Portogruaro, di cui cura anche il festival concertistico. E da qui la sua attività si irradia ovunque: come docente alla prestigiosa Accademia pianistica di Imola e come concertista nei principali cartelloni europei e americani.

Foto al link: https://bit.ly/Ceretta_Taverna


venerdì 1° dicembre 2023 ore 21:00
Firenze, Teatro Verdi

Stagione Concertistica 23/24DIEGO CERETTA direttore

ALESSANDRO TAVERNA pianoforte

Orchestra della Toscana

BEETHOVEN – Concerto n.5 per pianoforte e orchestra op.73 “Imperatore”
BEETHOVEN – Sinfonia n.3 op.55 “Eroica”

Firenze Intero €22,00 * – Ridotto €18,00 * – Under 30 €10,00 – Studenti €5,00 – (*) + €2,00 se acquistati in prevendita – Biglietti acquistabili alla Biglietteria del Teatro Verdi (tel. 055 212320), nei punti vendita del Circuito Ticketone e online su Ticketone.it

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