MERCANTIA 2018 - Ipotesi Teatrale - foto di Michele Spinapolice

La Santa Allegria accompagnerà le 5 serate di Mercantia 2019

La Santa Allegria è il nome della XXXII edizione di Mercantia, il festival internazionale del quarto teatro, in programma a Certaldo dal 10 al 14 luglio. La scelta è stata resa nota oggi. La Santa Allegria, quale idea poetica, accompagnerà l’intero festival.

«La Santa Allegria vuol dire esaltare un binomio, quello di santità e piacere di vivere, che può sembrare un paradosso, ma che nella tradizione popolare vede questi due opposti manifestarsi spesso insieme – spiega il direttore artistico Alessandro Gigli – Le feste del Santo Patrono ne sono un esempio; con le processioni e i rituali religiosi insieme a luminarie, fuochi d’artificio, spettacoli nelle piazze e cibo. Il film La strada di Federico Fellini racconta bene la poetica di Mercantia 2019. La storia del teatro occidentale parte forse dalle sacre rappresentazioni, dai riti legati allo scorrere del tempo e alle sue stagioni, passa poi per molti percorsi e aggiustamenti, anche attraverso la degenerazione del teatro borghese, per arrivare al teatro contemporaneo. Oggi, nelle sue varie espressioni e rappresentazioni, il teatro afferma il bisogno di recuperare la ritualità, il legame con la festa popolare ma anche con la ritualità e la spiritualità. La Santa Allegria parla di ciò che unisce, che lega l’uomo al cielo, agli altri uomini, alla vita nei suoi molteplici aspetti».

Il direttore artistico ha colto l’occasione odierna per anticipare novità e conferme di Mercantia 2019.

«Molte installazioni del borgo evocheranno l’idea poetica con giochi di luci, grandi quadri di artisti contemporanei, giochi di specchi, l’imponente fiore di Udumbara collocato sulla torre del Boccaccio, pioggia di petali, bolle di sapone, sfere danzanti. Ci saranno parate di strada importanti e cercheremo soprattutto di ridere, perché anche questo ci unisce e ci rende esseri umani. Diventare buffoni, ridere e far ridere è la nostra piccola missione e lo faremo “seriamente” visto che l’Unione europea ha finanziato il progetto Mysteries and Drolls di cui siamo capofila, teso alla reinterpretazione dei linguaggi del teatro medievale, delle arti giullaresche e sulle forme del sacro e dell’istrionico, che porta a Certaldo spettacoli in collaborazione con Festival of Fools di Belfast (Irlanda del Nord), Gliwice (Polonia), Teatre A di Lorrach (Germania), Tempus Fugit e Elche di Alicante (Spagna)».

«In un mondo con troppi muri e confini e che divide buoni e cattivi, poveri e ricchi, che ci isola nel nostro ego procedendo per categorie e integralismi, i meticciati culturali sono un valore, così come le contaminazioni di generi e stili artistici e culturali, perché la verità è santa e gioiosa», conclude Alessandro Gigli.

Presto saranno disponibili online le prime anticipazioni di programma.

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