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La tavola rotonda sulla filiera della pelle economicamente sostenibile

L’iniziativa organizzata da CNA Federmoda con la collaborazione di CNA Opera.
Il presidente del Consiglio regionale Antonio Mazzeo: “Un settore che fa conoscere la Toscana nel mondo. Essere al fianco delle imprese sostenendo tradizione e innovazione. Favorire l’ingresso dei giovani in questo settore”

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La provincia di Firenze e la Toscana come il principale polo della pelletteria di alta qualità e del lusso del mondo, in cui operano grandi imprese, multinazionali ma soprattutto tantissime piccole imprese e aziende artigiane. Da questo dato ha preso le mosse la tavola rotonda ‘Moda e etica: modelli di imprese per una filiera della pelle economicamente sostenibile, sicura e innovativa’ organizzata da CNA Federmoda con la collaborazione di CNA Opera, che si è tenuta questa mattina a palazzo del Pegaso e in cui è intervenuto il presidente del Consiglio regionale Antonio Mazzeo.

“Dobbiamo sostenere le imprese che hanno la capacità di portare la Toscana nel mondo, come quelle del settore della pelletteria, che fa conoscere ovunque l’ingegno e la capacità di lavorazione, di manualità, di qualità che la nostra terra esprime – ha affermato – . Le istituzioni pubbliche devono fare la loro parte. In questi anni abbiamo perseguito alcune linee direttrici: penso alla formazione, alla necessità di avere personale pronto per entrare in un mercato non semplice che sta cambiando velocemente. Questo sapere non va disperso e bisogna cercare di attrarre i giovani verso la manifattura. Dobbiamo inoltre lavorare nell’ottica della sostenibilità e della digitalizzazione”.

“In questi anni – ha continuato Mazzeo – c’è stato un confronto proficuo tra pubblico e privato e dobbiamo continuare a essere al fianco di queste imprese affinché riescano a mantenere la loro tradizione e, allo stesso tempo, ad anticipare il progresso con l’innovazione. Puntiamo a favorire l’ingresso delle nuove generazioni in un settore che offre grandi possibilità di crescita lavorando per radicarlo ancora di più nel territorio toscano. Non è un caso se grandi maison della moda scelgano la Toscana per investire in nuovi siti produttivi”.

Alla tavola rotonda sono intervenuti Leonardo Marras, assessore alle Attività produttive della Regione Toscana; Fabrizio Nativi, direttore dell’Ispettorato territoriale del lavoro di Firenze; Paolo Pernici, presidente CNA Federmoda Toscana; Paolo Brogi, presidente Tavolo Conto Terzi Cna Federmoda Nazionale; Gaetano Aiello, professore di Economia e gestione di impresa dell’Università di Firenze; Luca Tonini, presidente Cna Toscana; Alessandro Farisei, segretario della Fondazione Cna Opera; Dario Costantini, presidente CNA Nazionale. Ha moderato il giornalista Matteo Minà.

L’iniziativa è stata l’occasione per presentare i risultati di una ricerca sul settore della pelletteria in Toscana che Cna Federmoda, in collaborazione con Fondazione Opera Cna, ha commissionato al professor Gaetano Aiello. Lo studio, ‘Dal costo minuto al prezzo al minuto per un’impresa sostenibile ed innovativa’, ha analizzato i bilanci di 320 imprese aderenti a Cna Toscana studiandone organizzazione, remunerazione della forza lavoro, modalità di determinazione dei ricavi. Le aziende prese come esempio sono di due tipi: piccole o piccolissime, specializzate in lavorazioni interne conto terzi; piccole-medie dimensioni, strutturate per la produzione conto terzi con medio/alta incidenza di lavorazioni affidate a terzi.

“Dai dati emerge che nelle aziende di questa filiera c’è sostenibilità economica – ha commentato il professor Aiello – . Il momento è favorevole: nella provincia di Firenze sono presenti gli investimenti esteri e le aziende stanno ricevendo gli ordini. Ma dobbiamo consolidare la sostenibilità nel medio e lungo termine e dunque favorire anche gli investimenti delle imprese italiane e delle piccole imprese”.

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