Il 28 novembre 1919 Lady Nancy Astor diventa la prima donna eletta al parlamento britannico di Westminister.
Nancy Astor nacque a Danville in Virginia il 19 maggio 1879, figlia di Chiswell Dabney Langhorne e Nancy Witcher Keene Langhorne. Venne battezzata Nannie Witcher Keene, e solo in seguito, anche se non è precisamente noto quando, assunse il nome di Nancy. Il padre proveniva da una famiglia arricchitasi grazie al lavoro degli schiavi, ma che aveva perso gran parte dei possedimenti in seguito alla guerra civile, della quale era un veterano. Fino a poco prima della nascita di Nancy, i Langhorne vivevano in uno stato di semipovertà. Subito dopo la nascita della figlia, la sorte economica di Chriswell Langhorne cominciò a indirizzarsi verso il successo, a seguito dell’aumento della domanda di trasporti su lunga distanza e il conseguente boom dell’industria ferroviaria, tantoché i Langhorne poterono trasferirsi in una villa ai piedi dei monti Blue Ridge
Nancy si trasferì in Europa solo quando, nel 1905, conobbe effettivamente Waldorf Astor, con il quale si fidanzò. I due si sposarono nel maggio 1906 e si trasferirono nel Buckinghamshire, in un maniero ribattezzato Clivedon, regalo di nozze di William Astor al figlio e alla nuora. Clivedon divenne ben presto un luogo d’incontro per l’alta società inglese e internazionale, vi furono infatti ospitati, tra gli altri, Henry Ford, Rudyard Kipling, Winston Churchill e l’Arciduca Francesco Ferdinando d’Austria. Lady Astor, in realtà, organizzava questi incontri culturali per sopperire alla mancanza di educazione che aveva avuto da giovane, per lo stesso motivo posò per il pittore John Singer Sargent e strinse una profonda amicizia con George Bernard Shaw, della quale sono rimaste moltissime lettere. Durante la prima guerra mondiale, Clevedon fu riadattata a ospedale per soldati canadesi. Pur essendo una cristiana scientista – e quindi moralmente contraria all’uso delle terapie mediche -, lady Astor si occupò di molti soldati feriti, contribuendo anche a rinvigorire ulteriormente la sua immagine pubblica, cosa che le avrebbe giovato qualche anno più tardi, quando si sarebbe candidata alla Camera dei Comuni.
Già interessata alla politica, Nancy Astor aveva in precedenza contribuito alla carriera politica del marito, risultando strumentale alla sua elezione alla camera bassa nel dicembre del 1910. Waldorf Astor era già un membro della Camera dei Comuni e, quindi, passando alla camera alta, lasciò libero un seggio, che dovette essere occupato. Lady Astor vi si candidò, dato che, a partire dal 1918, era consentito anche alle donne di sedere nel Parlamento. Inoltre, con la promulgazione del Representation of the People Act nel 1918, alle donne di età superiore ai trent’anni era concesso il diritto di voto. Waldorf collaborò con la moglie durante la campagna elettorale per le elezioni speciali della circoscrizione di Plymuth Sutton. Nancy Astor correva contro due uomini e il 28 novembre 1919 venne eletta. Con la sua elezione, lady Astor divenne la prima donna a prendere effettivamente parte al Parlamento britannico, del quale fu l’unica presenza femminile fino al 1921. L’unica donna eletta prima di lei, l’irlandese Constance Markiewicz non approvò mai la candidatura e l’elezione della Astor. Le due donne provenivano da ambienti politici molto diversi: combattente indipendentista la prima, borghese la seconda. La Markiewicz non mancò di definire la Astor “non rappresentativa delle donne“, “un’aristocratica che non ha alcun contatto con i problemi e difficoltà della donna media“.
Immagine d’apertura: Nancy Astor nel 1923
Bibliografia e fonti varie
- Astor, Michael, Tribal Feelings (Readers Union, 1964)
- Cowling, Maurice, The Impact of Hitler: British Policies and Policy 1933–1940, Cambridge University Press, 1975, p. 402, ISBN 0-521-20582-4
- Masters, Anthony (1981). Nancy Astor: A Biography. New York City: McGraw-Hill Education. ISBN 0-07-040784-3.
- Musolf, Karen J., From Plymouth to Parliament (St. Martin’s Press, 1999)
- Nicolson, Harold (1966). Nigel Nicolson (ed.). Diaries and Letters: 1930–1939. London, UK: William Collins, Sons. OCLC 874514916.
- Sykes, Christopher (1984). Nancy: The Life of Lady Astor. Chicago: Academy Chicago Publishers. ISBN 0-89733-098-6.
- Astor, Lady Nancy (1997). Martin Thornton (ed.). Nancy Astor’s Canadian Correspondence, 1912–1962. Lewiston, New York: Edwin Mellen Press. ISBN 0-7734-8452-3.
- Wearing, J. P. (editor), Bernard Shaw and Nancy Astor (University of Toronto Press, 2005)