Il Circolo Ballerini di Mezzana ha ospitato, ieri sera, il primo evento di Prato Possibile. l’Associazione che a livello nazionale fa capo a Pippo Civati e che a livello provinciale vede il coordinamento di Daniele Pinai, Francesca Vivarelli, Deanna Cavicchi e Fabio Falchi. Tema, alla fine, l’aeroporto. Con qualche novità. La serata dal titolo “Piana Possibile?” aveva come tema l’analisi di una parte delle divergenze presenti all’interno del Pit(Piano Indirizzo Territoriale) della Regione Toscana.
Si è parlato di dissesto idrogeologico, di parco agricolo, di oasi naturali, di prospettive economiche del parco , dell’inceneritore di case Passerini e non poteva appunto mancare l’argomento aeroporto.
Ed è su questo argomento, grazie ad una riflessione di un partecipante all’evento, che è emersa un’altra criticità.
«Chiediamo al presidente della Regione Enrico Rossi e all’assessore alla sanità Luigi Marroni – dice Pinai – se le autorità addette a gestire l’elisoccorso Pegaso sono state interessate allo studio del nuovo aeroporto. Se sono stati studiati i modi in cui il cono di atterraggio e decollo potrebbero danneggiare tutti quei voli che partendo da ovest, Lucca-Pistoia-Prato (comprendendo anche le autostrade A1 e A11) , devono raggiungere il centro traumatologico che si trova oltre quello che sarà il nuovo aeroporto. Se sono state studiate nuove direttrici. Se e di quanto queste nuove direttrici ritarderanno l’arrivo all’ospedale per le cure di estrema urgenza».
«Chiederemo poi – continua Pinai – nel caso siano previsti ritardi, di sapere di quanto questi ritardi potrebbero incidere sulla bontà delle cure stesse. Speriamo che tutto questo sia stato previsto e non sia invece stato distrattamente dimenticato come per il caso del nuovo stadio della Fiorentina, della caserma Marescialli, della ciminiera dell’inceneritore ed altro ancora. Attendiamo una risposta dettagliata e con dati certi».