Il lavoro giovanile va tutelato e promosso da ogni punto in vista. In proposito, il Comune di Prato dovrà aprire il confronto con le categorie economiche e sociali per stilare una Carta d’intenti. Il documento servirà a superare forme inadeguate di trattamento lavorativo, come le prestazioni sottopagate, la violazione dei diritti, delle garanzie contrattuali e della dignità personale, come lo sfruttamento e l’inadeguata salvaguardia della sicurezza nei luoghi di lavoro.
Lo prevede la mozione presentata dal gruppo consiliare di Liberi e Uguali che ha ottenuto una ben ampia maggioranza. Contrari soltanto i grillini, favorevole la maggioranza a guida Pd e astenuta, salvo il voto favorevole del consigliere e imprenditore Sandro Ciardi, l’opposizione di centrodestra.
Per Leu l’intenzione è quella di tutelare le condizioni lavorative dei giovani, «che nel contesto attuale subiscono la precarietà con il boom dei contratti a termine e la temporaneità dell’occupazione e che spesso sono costretti ad accettare impegni lavorativi con caratteristiche discutibili – si legge in una nota – pur di ottenere un lavoro, per problemi economici e sociali».
Il punto di fondo è chiaro: da un lato ci sono precarietà, sfruttamento e disagio giovanile; dall’altro c’è lo svilimento del ruolo delle amministrazioni provinciali al quale occorre, secondo Liberi e Uguali, rimediare.
«Un’amministrazione comunale attenta non può rimanere indifferente, soprattutto dopo che il ruolo delle Province è stato abbondantemente sminuito, e deve prestare attenzione ai problemi lavorativi dei più giovani cittadini, cercando di mediare per migliorare la loro situazione», si legge ancora.
Durante la discussione nel Consiglio comunale di ieri sera, il vicesindaco pratese Simone Faggi, del Pd, ha volentieri sostenuto la mozione, che riporta l’attenzione sul tema del lavoro giovanile e sulle relative tutele. Ha inoltre dichiarati di farsi carico di costituire il tavolo di confronto proposto nella mozione di Leu approvata.