«Sono 4.365 gli attuali casi positivi Covid-19 nella Regione Lazio. Di questi, 2.792 sono in isolamento domiciliare, 1.388 sono ricoverati non in terapia intensiva, 185 in terapia intensiva. Sono 349 i pazienti deceduti e 1.101 le persone guarite». Lo rende noto la task force della Regione Lazio sull’emergenza coronavirus nel bollettino odierno. «Oggi registriamo un dato di 60 casi di positività in continua discesa sia nei numeri assoluti che nel trend che è in frenata all’1%. Una giornata simbolica: proprio oggi quando viene dimessa, dopo la riabilitazione fatta al San Filippo Neri, la coppia dei coniugi di Wuhan, registriamo il dato più basso dal 12 marzo», ha sottolineato l’assessore alla Sanità e l’Integrazione Sociosanitaria della Regione Lazio Alessio D’Amato, in una nota, al termine dell’odierna videoconferenza della task-force regionale per il Covid-19 con i direttori generali di Asl, Aziende ospedaliere, Policlinici universitari e ospedale Pediatrico Bambino Gesù.
«Non dobbiamo ora vanificare gli sforzi – ha avvertito – è il momento di stabilizzare questa discesa e continuare a lavorare e mantenere alta l’attenzione sulle case di riposo e le Rsa».
L’assessore ha evidenziato che aumentano i controlli sulle Rsa e le strutture socio-assistenziali private accreditate. Sono ad oggi 384 le strutture per anziani ispezionate su tutto il territorio. «I dati del Lazio degli ultimi giorni e di oggi sono incoraggianti. Teniamo alta la guardia, perché questi numeri dimostrano che le misure funzionano e che è possibile iniziare a costruire il nostro futuro. Il coronavirus è un nemico molto pericoloso, ma si può fermare», ha detto il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, commentando i dati odierni. «Ora servono nuove regole chiare e semplici sul distanziamento sociale nei luoghi che frequentiamo abitualmente, ma anche per la produzione, il commercio e l’artigianato affinché sia possibile riprendere tutti a vivere», ha concluso.