Le energie di Natalia

Erano gli anni sessanta, Morandi ed i Beatles facevano tuonare i jukebox, le dichiarazioni d’amore facevano arrossire le gote delle giovani fanciulle che attendevano di essere corteggiate, le strade erano spesso prese d’assalto dagli studenti che reclamavano il diritto alle assemblee, gli operai che chiedevano a gran voce il pagamento degli straordinari, la sanità che concedeva ogni tipo di farmaco, ma si sentiva già qualche politico parlare di ticket. Erano gli anni in cui vivere sembrava una favola, quasi che la vita di ognuno avesse un epilogo affascinante, ogni storia avesse una conclusione lieta. Le notti d’estate si trascorrevano nelle discoteche in riva al mare ed il ballo più in voga era lo shake, che faceva scuotere il corpo e la testa senza passi prestabiliti. Si rimaneva spesso a guardare le sinuose movenze delle ragazze ed il traballare dei seni che facevano sognare tanti giovani che erano andati a ballare solo per conoscere le donne. Era il tempo delle feste in casa, spesso a turno si giravano le case di ogni appartenente al gruppo; sovente avanzavano gli uomini e le telefonate per tentare di convincere i genitori delle ragazze iniziavano il lunedì per avere la speranza di averle il sabato.

Guido Burgio

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