Prezzo del latte, clima e dazi: le preoccupazioni dei pastori

Fare il punto sulla situazione, ancora critica, del settore ovicaprino in Toscana e avviare un confronto sulle iniziative da intraprendere. E’ stato questo il contenuto dell’incontro svoltosi a Firenze con  l’assessore all’Agricoltura Marco Remaschi, incontro richiesto dalle organizzazioni professionali agricole, dalle centrali cooperative, da Confcooperative e Lega coopToscana, e dall’Associazione pastorizia toscana.

Nell’incontro, che si inserisce nei lavori del tavolo di filiera del settore ovi caprino, promosso dall’assessorato regionale in seguito alla crisi del latte ovino di fine anno 2018, è stato illustrata dalle  rappresentanze degli operatori  la situazione del settore alla luce delle principali emergenze emerse nel corso del 2019.

Sono stati individuate una serie di aree problematiche. La prima riguarda l’andamento del prezzo del latte ovino al produttore,  in Toscana, che non consente la copertura totale dei costi di produzione imponendo agli allevatori di ridurre i costi di gestione dell’allevamento con evidenti ripercussioni sullo stato delle greggi e sui livelli di produzione.
La seconda è legata all’andamento climatico avverso dei mesi primaverili, che ha comportato una riduzione dei quantitativi di latte prodotto dalle pecore, mettendo in difficoltà gli allevatori rispetto alle previsioni di conferimento ai caseifici.
La terza è connessa alle ripercussioni negative che possono derivare dal provvedimento sui dazi USA, che riguarda tra l’altro la produzione di pecorino DOP, produzione che vede un segmento significativo collocato ad oggi proprio sul mercato americano.
Inoltre, i  rappresentanti del comparto ovicaprino hanno evidenziato il persistere degli attacchi di predatori alle greggi, con un danno diretto, dovuto alla perdita dell’animale predato, e uno indiretto, legato alla diminuzione della produzione attesa;
Infine è stata evidenziata  una preoccupazione legata alle possibili scelte  di ridimensionamento delle produzioni da parte dei grandi  gruppi industriali che hanno stabilimenti di trasformazione del latte ovino in Toscana, come già avvenuto a fine 2018.

Davanti a questo quadro, ancora problematico, Marco Remaschi ha ribadito l’impegno della Regione per un settore, del quale viene riconosciuta l’importanza fondamentale nell’economia agricola e come presidio territoriale di  vaste aree rurali. L’assessore ha ricordato il recente intervento straordinario di 2 milioni di euro per il settore, inserito nel  Documento di economia e finanza regionale (Defr) 201: un provvedimento articolato in diverse misure a sostegno degli operatori della filiera, misure che sono state tutte attivate e sulla quali sono in corso le relative operazioni per l’erogazione dei sostegni previsti.

Tutti i soggetti partecipanti alla riunione, insieme all’assessore Remaschi, hanno concordato di proseguire nel monitoraggio della situazione impegnandosi per  un prossimo incontro nel quale saranno valutate le prossime iniziative da intraprendere nel solco di quanto già fatto sin qui dalla Regione.

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