Le scarpe blu

L’ultimo ricordo che ho di mia madre sono le scarpe. Quelle a mezzo tacco, blu, col laccetto stretto alle caviglie. Le avevo scelte dalla scarpiera nel ripostiglio un gelido mattino di febbraio. Sì… quel febbraietto corto e maledetto. Non so perché avessi preso proprio quelle, forse non erano nemmeno le più adatte per l’uso che avrebbero dovuto sostenere. Forse sarebbe stato meglio scegliere una scarpa col tacco basso nera o una chanel o una scarpa a punta sagomata senza lacci, allacciature o cinturini. Ma ormai era andata così e mia madre sarebbe partita per l’ultimo viaggio con quelle scarpe fuori moda, un po’ screpolate, con la vernice opaca ed il tacco destro usurato.
“Sei una cialtrona” mi avrebbe detto se avesse potuto parlare. Quelle scarpe non le erano mai piaciute. Le portava saltuariamente e solo in occasioni di poca importanza, qualche volta per andare a fare la spesa o per andare a fare due chiacchiere dalle amiche giù in paese.

Tiziana Monari

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