La Toscana del Novecento nel romanzo presentato nella sala Affreschi di palazzo del Pegaso
Firenze – C’è tutta la Toscana del Novecento con le sue contraddizioni nel libro di Paolo Ricci ‘I figli degli altri’. “È il secondo romanzo che ho pubblicato che ha radici in Toscana – spiega l’autore -, in particolare questo, nasce nella campagna senese e poi corre passando per Peretola, vicino a Firenze, fino ad arrivare alla piana pistoiese e alla Valdinievole in particolare nel borgo di Buggiano dove si conclude la storia”.
“Una parte di questo romanzo è vera, e racconta diverse cose. La prima – spiega Paolo Ricci – è la povertà di inizio Novecento, quando comincia il libro. È l’evoluzione drammatica di una giovane povera che vive e lavora in campagna e che si trova a causa di un abuso in stato interessante e poi a concepire un figlio che non viene riconosciuto. Da lì nasce un percorso in cui riesce con tanta fatica a diventare una levatrice. L’altro riguarda invece il figlio che in qualche modo, nel pieno degli anni Sessanta, cerca di capire chi è sua madre”.
Il volume edito da Jolly Roger è stato presentato mercoledì 8 novembre nella sala Affreschi di palazzo del Pegaso. Il presidente dell’Assemblea legislativa Antonio Mazzeo impegnato in Aula nel dibattito sugli eventi alluvionali che hanno colpito la Toscana, ha fatto arrivare i suoi saluti istituzionali: “Quest’anno il Consiglio Regionale ha deciso di fare un grande investimento sulla promozione della lettura e dunque nella valorizzazione del libro. Una scelta che va nella direzione di investire nella cultura, nel sapere e nella formazione”.
“L’autore ha avuto un’idea molto interessante rispetto all’ambientazione del romanzo – ha spiegato il consigliere regionale Marco Niccolai -. Ho conosciuto Paolo Ricci da amministratore e poi come funzionario e vederlo in veste di autore mi ha colpito. Da autore di un romanzo ha colto nel segno raccontando una storia molto forte, ambientata nella nostra regione in un periodo molto intenso della nostra storia, di ripartenza, di rinascita, ma anche di forti contraddizioni”.
“Come casa editrice – spiega Fabio Gimignani di Jolly Roger – visto che siamo una realtà locale avere pubblicato questo libro è motivo di orgoglio. È un vero e proprio fiore all’occhiello per noi riuscire a pubblicare un volume che parla della Toscana e ne parla in maniera così estesa, in un lasso di tempo che va a coprire un secolo. Paolo Ricci è anche un grandissimo ricercatore che racconta cose romanzate, ma assolutamente vere”.