Celebrata a palazzo del Pegaso una figura forte e coraggiosa. Antonio Mazzeo: “una donna che ha scritto un pezzo istituzionale della storia toscana”; Francesca Basanieri: “continueremo a lottare anche in suo nome, che per prima ci ha indicato la strada e ci ha dato forza”
di Paola Scuffi, 30 settembre 2022
Firenze – “È davvero un onore per me poter intervenire a questo convegno, anche solo attraverso un video, a nome di tutto il Consiglio regionale, per ricordare e celebrare una figura così significativa per l’Istituzione che rappresento”. Con queste parole il presidente dell’Assemblea toscana, Antonio Mazzeo, ha esordito questo pomeriggio – venerdì 30 settembre – in collegamento video per guardare all’esempio di Loretta Montemaggi, e alla “traccia da lei lasciata nella vita politica e civile della nostra regione”.
Come sottolineato dal presidente: “Loretta è un esempio per tante donne che hanno voglia di far politica e che si vogliono impegnare per la nostra comunità; il modo migliore per ricordarla è dare concretezza allo Statuto regionale, quindi alle istanze portate avanti dal Partito democratico, tramite un mandato politico che va avanti nel solco della laicità, visto che Montemaggi è stata partecipe in prima fila nei dibattiti sui valori e sui principi che costituiscono la base dello Statuto regionale”.
“Montemaggi è stata una donna impegnata nelle istituzioni e nella società civile – ha continuato Mazzeo –
le sue battaglie erano l’emancipazione femminile, la partecipazione nelle Istituzioni e la laicità dello Stato; da qui emerge la grande modernità della sua politica”. Un impegno che l’ha vista prima Presidente donna del Consiglio regionale toscano, prima presidente della Commissione Pari Opportunità della Toscana, promotrice di un gruppo di lavoro sui temi della laicità e dei diritti civili, che si legò in maniera costruttiva all’elaborazione del nuovo Statuto regionale e si collegò all’attività dell’Istituto Gramsci.
“Loretta ha scritto un pezzo istituzionale della storia toscana – ha sottolineato il presidente – ha saputo unire la storia della resistenza a quella delle istituzioni, guardando sempre ai valori e in particolare alla laicità dello stato e all’altra metà del cielo, quello dei più deboli, per dare pari opportunità a tutti, in primis alle donne, ma non solo; per il territorio era punto di riferimento singolare ed affascinante, e aveva la fervida volontà di far diventare quella ‘cosa nuova’ chiamata Regione, un punto di riferimento importante per i cittadini, tenendo alto il valore delle istituzioni, del dialogo, della valorizzazione delle donne”.
“Le siamo in debito di riconoscenza – ha affermato Mazzeo – il suo ricordo richiama tutti noi che facciamo politica nelle istituzioni a farlo con coerenza, a stare dentro ai processi con spirito di innovazione, a difendere la laicità delle istituzioni come condizione necessaria per garantire i diritti civili”. “Infine vorrei chiudere con una frase di Loretta Montemaggi, riferita al suo impegno politico: ‘Ho scelto di fare questa vita perché era appassionante, perché era nel senso più pieno una vita’”.
Il riconoscimento alla memoria di Loretta Montemaggi, esponente di spicco delle istituzioni e della società civile e politica toscana, scomparsa nel gennaio 2007, è proseguito con l’introduzione della
presidente della commissione regionale per le pari opportunità (Crpo) Francesca Basanieri.
“Raccontare e ricordare Loretta Montemaggi è ancora importante, perché donna forte, coraggiosa e impegnata, arrivata alla politica dopo aver vissuto gli anni del fascismo, sempre portando avanti le politiche per i diritti delle donne; la sua determinazione deve essere di esempio per tutte noi, un monito a non mollare e tenere la barra dritta su temi come le pari opportunità e i pari diritti, non sempre ritenuti importanti nelle agende politiche;il punto è però che siamo sempre fermi lì – ha sottolineato – dopo oltre trentacinque anni, Loretta continua ad essere una eccezione nella nostra Regione e in Italia. Finché le donne non riusciranno ad essere nei luoghi decisionali al pari degli uomini, perché pari sono le loro capacità, la nostra democrazia non sarà veramente compiuta. A questo risultato bisogna arrivarci con la cultura e la lotta agli stereotipi e con le leggi che possano aiutare questo riequilibrio, come la Regione Toscana insieme alla Crpo ha fatto all’inizio del nostro mandato con la modifica alla legge 5/2008. È un passo importante ma non sufficiente, continueremo a lottare – ha assicurato Basanieri – anche in nome di Loretta Montemaggi che per prima ci ha indicato la strada e ci ha dato forza”.
L’incontro, organizzato dalla Federazione italiana Donne Arti Professioni e Affari (Fidapa), è proseguito con gli interventi di Anna Maria Turchetti, presidente Fidapa distretto centro Italia, e di Rosella Di BellaTendi, presidente Fidapa sezione di Firenze, Anna Scattigno storica.
Come sottolineato dalla presidente Tendi: “è importante ricordare Montemaggi, prima donna presidente del Consiglio regionale, per l’impegno che ha profuso; il suo messaggio di civiltà è oggi ancora attualissimo”.
In sala Gonfalone di palazzo del Pegaso erano presenti Anna Bucciarelli già senatrice della Repubblica e Maria Pupilli già dirigente sindacale.
Il Consiglio regionale nel luglio 2016 aveva conferito alla memoria di Montemaggi il Pegaso della Toscana proprio per ricordarne il valore e l’impegno istituzionale profuso.