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Lucca, cucciolo di cinghiale investito, l’Agente gli spara. LNDC Animal Protection denuncia: Freddezza inquietante”

Con la scusa degli incidenti stradali e della peste suina africana, le Autorità hanno sparato a un cucciolo di ungulato ferito senza nemmeno verificare se fosse realmente portatore della malattia o meno. Il tutto davanti agli attivisti animalisti che hanno cercato in tutti i modi di salvarlo. Piera Rosati – Presidente LNDC Animal Protection: “Chiederemo alla magistratura di verificare la liceità della decisione e, se qualcuno ha sbagliato, dovrà assumersi la responsabilità. Bisogna ricordarsi che il mondo non è abitato soltanto da noi, ci vuole rispetto per la fauna selvatica” 

Lucca, 5 dicembre 2022 – Un cucciolo di cinghiale ferito per essere stato investito da un’auto era caduto, o forse si era rifugiato, in un fosso.  Sul posto si sono precipitati gli attivisti dell’associazione Rifugio Alma Libre per tentare di salvarlo, soprattutto dall’intervento della ASL veterinaria e delle Forze dell’ordine che erano intenzionate a procedere con l’abbattimento. Su Instagram, l’associazione ha pubblicato un video in cui si assiste a un’attivista che supplica, in lacrime, l’agente della polizia provinciale di risparmiare il povero cucciolo, offrendosi di recuperarlo e curarlo per poi rimetterlo in libertà. Ma le richieste degli animalisti non sono state nemmeno prese in considerazione e il povero animale è stato brutalmente ucciso sul posto.   

“Il filmato è impressionante, la freddezza dell’agente preposto all’uccisione del povero cinghiale è sconcertante e inquietante”, commenta Piera Rosati – Presidente LNDC Animal Protection. “Tra le varie motivazioni addotte per questa decisione, il comandante della Polizia Provinciale ha elencato anche il presunto controllo della famigerata peste suina africana. Uno spauracchio che ormai è preso a pretesto in qualunque occasione per giustificare la mattanza di animali anche senza verificare se siano davvero portatori di questa patologia o meno. Si uccide a priori, per partito preso. Questo però non è accettabile, quindi sporgiamo denuncia affinché si faccia chiarezza su quanto è successo e si verifichi se, come riteniamo, ci sia stato un abuso nei confronti di un cucciolo ferito e inoffensivo.

Tra l’altro, sempre il comandante della Provinciale, afferma che i cinghiali sarebbero responsabili di numerosissimi incidenti stradali, anche gravi. Evidentemente, non è chiaro che siamo noi umani a guidare le automobili e a costruire strade che attraversano l’ambiente naturale in cui vive la fauna selvatica. Se c’è qualcuno che causa gli incidenti non sono gli animali, ma le persone che percorrono – spesso andando ben oltre i limiti di velocità previsti – le strade e non riescono in tempo a frenare quando si trovano davanti un animale che sta semplicemente attraversando per spostarsi all’interno del suo habitat. Ogni tanto bisogna ricordarci che il mondo non è soltanto nostro, ma lo condividiamo con altre creature viventi che hanno il diritto di vivere liberamente”, conclude Rosati.

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