PREMESSA
LAV – Lega Anti Vivisezione è un’associazione animalista, Ente Morale,
riconosciuta dai Ministeri della Salute, dell’Ambiente e dell’Istruzione che, dal
1977, si impegna a salvaguardare la vita e i diritti degli animali con azioni
dirette, investigazioni ed interventi in emergenza.
Dal mese di Aprile la LAV è presente anche a Prato con una propria Sede
Locale. La sede è situata in Via Ferrara, 7/E. I riferimenti della Sede Locale
sono i seguenti: tel. 0574/1747113 – cel. 351/9101434 – email:
lav.prato@lav.it.
FATTI E DICHIARAZIONI
Apprendiamo che ieri Mercoledì 28 Giugno 2023, in occasione della “Festa del
Sacrificio”, nel Comune di Poggio a Caiano (Prato) si è consumata una vera e
propria macellazione casalinga di un montone, effettuata, a quanto pare, sul
terrazzo di casa.
La festa del sacrificio, lo ricordiamo, si protrae per tre giorni, nel corso dei
quali i musulmani fanno visita a parenti ed amici, scambiandosi doni e saluti. I
credenti si recano anche presso i cimiteri per rendere omaggio ai defunti e,
secondo la tradizione islamica, il capo-famiglia sacrifica come Abramo un
animale che deve essere fisicamente integro ed adulto (di almeno 1 anno).
L’animale, che può essere soltanto un ovino, un caprino, un bovino o un
camelide viene ucciso mediante sgozzamento, con la recisione della vena
giugulare.
In questo caso, durante la macellazione dell’animale avvenuta come già detto
sul terrazzo di un’abitazione, pare che il sangue fosse stato raccolto in alcuni
secchi, poi rovesciati in strada, dove sono state abbandonate anche le
interiora del montone sacrificato.
Un fatto cruento ed illegale che ci colpisce molto e che ha visto intervenire
Carabinieri e Polizia Municipale. Purtroppo, dove non c’è informazione nelle
comunità musulmane, può succedere anche questo.
Ricordiamo che la macellazione rituale fuori da macelli autorizzati viola il
Regolamento Europeo nr. 1099 del 2009 con relativo decreto legislativo sulle
sanzioni. Tale attività, poiché illegittima, è quindi considerata pratica che
causa sofferenza configurando, tra l’altro, i reati di Uccisione e maltrattamento
di animali, come disposto dall’ articolo 544 bis. e ter. del codice penale.
Inoltre, gli animali utilizzati per questa pratica illegale, generalmente senza
marca auricolare, vengono venduti da allevatori in maniera illecita
contravvenendo alle norme che ne regolamentano il trasporto e senza
emettere fattura di vendita.
Ci auguriamo che, le Autorità competenti, possano far chiarezza sulla
provenienza dell’ovino perseguendo amministrativamente e penalmente
l’allevatore e gli esecutori del sacrificio ed aumentando i controlli, anche
preventivi, in questo periodo dell’anno.
L’ufficio legale di LAV studierà con attenzione l’accaduto facendo in modo che
siano applicate tutte le sanzioni dovute nel rispetto della Legge.
Cristiano GIANNESSI
Responsabile LAV Sede di Prato
Macellazione ovino su terrazzo di casa. LAV Sede di Prato
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