Maco

Maco, week end d’appuntamenti ad Arcidosso

Il Maco, ovvero il Museo di Arte e Cultura Orientale di Arcidosso, intende assumere un ruolo rilevante nel panorama artistico e culturale della zona. Lo fa proponendo iniziative rivolte anche alla comunità locale, quali laboratori per adulti e ragazzi, corsi per bambini su arte, artigianato, danza e musica tradizionale, conferenze per ricercatori e studenti universitari.

Situato nel Palazzo settecentesco dell’ex Cancelleria, parte del complesso medievale del Castello Aldobrandesco, il Maco lavora già forte.

Un’importante funzione del Maco

Il museo sarà motore della massima valorizzazione dell’edificio a favore della collettività locale, mediante l’allestimento della mostra permanente e l’organizzazione di eventi dal contenuto culturale e artistico, oltre a percorsi didattici.

Due giornate concludono l’inaugurazione

Tra questi, particolare rilevanza rivestono le due giornate conclusive della settimana intitolata Cultura è Evoluzione, programmata per l’inaugurazione. La Sala Conferenze del Castello Aldobrandesco di Arcidosso ospiterà incontri e workshop dal titolo Smart Museums – Semantica e Patrimonio Culturale, coordinati dal Direttore del Museo, Alex Siedlecki.

Largo al ciclo d’incontri

Il ciclo di incontri inizia sabato 17 Dicembre alle 10, con il laboratorio dal titolo Tibetan temples: From survey to VR – Realtà Virtuale applicata al Patrimonio culturale: tecnologie e tecniche per la valorizzazione del patrimonio, che vedrà l’intervento di due relatori: il professor Federico Capriuoli, ingegnere civile, curatore della presentazione OCULUS, specializzato nelle soluzioni tecniche ed artistiche innovative, progettate per l’Industria Culturale e Creativa; il dottor Stefano Depperu, ingegnere civile che concentra la sua attività di ricerca nella modellazione 3d a partire da nuvole di punti, provenienti da sensoristica varia, e attualmente lavora come modellatore per il progetto “Quirinale 3D VR”. Si tratta di un laboratorio di introduzione alla realtà virtuale e alla sua applicazione in contesto museale, attraverso tecnologie virtuali immersive con l’utilizzo di visori.

Nel pomeriggio, a partire dalle 15, si terrà il workshop Preservazione digitale Applicata alla conservazione ed al restauro dei Monumenti del Patrimonio Culturale, relatrice l’Architetto Donatella Cavezzali del MiBACT.
Alle 16, George Bruseker, Digital Heritage Research Lab della Università di Cyprus University of Technology (ITN-DCH), terrà un interessante incontro dal titolo “Presenting Research Space”.

Gli appuntamenti di domenica 18 al Maco

Proseguono gli appuntamenti anche nella giornata di domenica 18 dicembre. Nella mattinata, alle 10, si terrà il workshop Realtà Virtuale applicata al patrimonio Culturale, Introduzione alla documentazione di modelli 3D di monumenti del Patrimonio Culturale con l’ontologia CIDOC-CRM, con l’intervento del professor George Bruseker, membro del International Council of Museums.

A seguire, alle 11, la conferenza su come Migliorare l’accesso alle Collezioni Digitali utilizzando Spotlight and Hydra-in-a-Box, relatore il professor Christopher Beer, della Standford University Libraries.

Per la sessione pomeridiana, dalle 15,30, è previsto il workshop: Introduzione a Fedora 4 ed Islandora Claw, relatore il dottor David Wilcox che introdurrà il software Fedora institutional digital library di DuraSpace: un importante open source repository system modulare per il management e la diffusione di contenuti digitali, molto adatto a librerie digitali ed archivi, sia per l’accesso che per la conservazione.

Perché questi incontri al Maco?

L’obiettivo è far incontrare persone che lavorano con le tecnologie semantiche nel campo del patrimonio culturale al progetto ICOM, che sviluppa gli standard CIDOC-CRM per la documentazione dei siti ed opere, con soggetti all’avanguardia nel campo delle scienze dell’archiviazione digitale, a beneficio dei professionisti museali interessati all’archiviazione del proprio patrimonio culturale.

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