Una candidatura a Roma, dove si vota il 6 giugno, per un posto nel Consiglio comunale. È quella di Marco Wong, professionista e imprenditore di origine cinese, italiano a tutti gli effetti e già candidato per Sel alle amministrative di Prato. Dopo le esperienze del 2009 e del 2014 nella città Toscana, Marco Wong ci prova adesso con un nuovo simbolo, di fatto una lista civica, e in appoggio al candidato sindaco del Pd, Roberto Giachetti. La lista ha un simbolo con la presenza, sobria, di molti colori e un nome che chiarisce molte intenzioni: Roma Guarda al Mondo.
Sul recente passato politico e sul nuovo impegno nella capitale, abbiamo intervistato il diretto interessato. Parola, allora, a Marco Wong.
Che cosa l’ha spinta a candidarsi?
«La mia candidatura a Roma parte sia dall’impegno che ho sempre messo nel cercare di rappresentare quelli che, essendo stranieri, non hanno diritto di voto e non hanno una voce nel governo della città, sia come modo per partecipare al dibattito politico portando idee nuove e una angolazione diversa nell’approccio ai problemi della città».
Perché una lista civica, a Roma, dopo i due impegni pratesi con Sel?
«Personalmente ho preferito una lista civica perché più indipendente e meno legata ai partiti, con maggior espressione della società civile».
In quali ambiti lavora e opera adesso?
«Dal punto di vista professionale attualmente ho una mia azienda che si occupa di alimentari etnici, ho un ruolo come Consigliere di amministrazione in Extrabanca, una banca che ha come principale clientela gli immigrati in Italia. In entrambi i casi ho quindi una conoscenza diretta di quanto concerne la migrazione in Italia, di cui mi interesso anche come attività sociale, come Presidente onorario di Associna».
I suoi attuali rapporti con Prato?
«A Prato ho tanti amici e quindi continuo a seguire quanto succede lì, anche se i miei interessi professionali sono altrove».
Che cosa ricorda dell’esperienza pratese con Sel?
«L’esperienza delle mie due candidature con Sel nel 2009 e nel 2014 è stata molto interessante e formativa e colgo l’occasione per ringraziare tutti coloro che mi hanno supportato e votato. Quel percorso, sebbene non abbia portato a una elezione personale, ha comunque contribuito al dibattito cittadino e alla attenzione generale su alcune tematiche. Nel 2009 presi 24 preferenze, nel 2014 241 e questo testimonia sia che il numero di cinesi naturalizzati è in costante aumento, sia che c’è stata maggior consapevolezza della necessità di reali percorsi di integrazione e inclusione sociale. Negli anni successivi molte iniziative di vario genere sono state portate avanti da tanti protagonisti e mi rallegra sapere di avere dato il mio piccolo contributo».