Fermato due volte dalla polizia nello stesso giorno, al momento di andarsene ha inveito contro un gruppo di agenti sul cancello della Questura di Prato. L’uomo, un marocchino, rivoleva indietro i soldi che gli erano stati sequestrati, quale possibile provento di spaccio di stupefacenti, insieme alla droga. Si è ripreso in diretta Facebook così da avvertire gli stessi poliziotti: lasciatevi offendere e non vi avvicinate. Lo dice lui stesso nel video, che ha destato la reazione della dirigente nazionale di Fdi Chiara La Porta e del deputato di Forza Italia Giorgio Silli, che presenterà un’interrogazione parlamentare sull’episodio. E giù minacce e offese gratuite alla polizia, all’Italia e agli italiani.
Prima di dare in escandescenze davanti alla Questura, il giovane marocchino aveva fatto altrettanto in una sala slot e in piazza del Duomo, prendendosela con i passanti e con gli stessi poliziotti tanto da costringere questi ultimi a ricorrere allo spray al peperoncino.
«Sta girando in rete un video in cui un cittadino marocchino si riprende, di fronte alla questura di Prato, mentre minaccia, sputa ed insulta degli agenti di Polizia. Scopo del magrebino sarebbe quello di recuperare i proventi di una sua attività illecita, probabilmente lo spaccio di stupefacenti, sequestrati dalle forze dell’ordine», ha reso noto ieri Chiara La Porta di Fratelli d’Italia.
«È inaccettabile che un personaggio del genere sia libero di delinquere e creare il caos nella nostra città – ha aggiunto – chiediamo che sia immediatamente esplulso dall’Italia».
L’uomo in video si era reso protagonistdi disagi causati in una sala slot di via pomeria e successivamente era stato fermato con contanti e dosi di droga in centro storico- continua la nota – la nostra città non ha di certo bisogno di personaggi come questi e le istituzioni devono tenere lo stesso comportamento sia con i senza tetto che con i delinquenti”.
Chiara La Porta ha contattato il protagonista del video su Facebook. Le due risposte dell’uomo alle eccezioni e allo sdegno sollevati, appaiono quanto meno contrastanti. La stessa esponente di Fdi lo dimostra, con due screenshot dei botta e risposta sul social.
Quello che sta facendo il giro d’Italia e che è approdato alla Camera dei deputati, non è però l’unico video sulla questione divulgato su Facebook dal protagonista. Il giovane marocchino ne ha condivisi altri due, nel quale parla nella sua lingua, e che Chiara La Porta si è fatta tradurre. «Parla interamente nella sua lingua e non li ho postati – dice la dirigente di Fdi – Me li sono fatti tradurre e sono una sequela di minacce e bestemmie sempre contro l’Italia e le forze dell’ordine sempre perché non gli hanno reso i soldi e perché gli hanno spruzzato lo spray urticante».