Camera dei deputati

Martini e Nesi penultimi tra i parlamentari toscani

L’ex sindaco di Prato e presidente della Regione Toscana, Claudio Martini, e lo scrittore ed ex assessore provinciale pratese, Edoardo Nesi, sono al penultimo posto, tra parlamentari toscani, in quanto a produttività. Lo rivela

l’indice di produttività parlamentare divulgato oggi da Openpolis che ha valutato l’azione di deputati e senatori per rilevarne l’efficacia. Ne è scaturito un “MiniDossier” che contiene analisi sulle dinamiche di funzionamento delle Camere e classifiche su parlamentari e gruppi.
Non brillano di certo per iniziativa i due pratesi in questione. Edoardo Nesi, eletto con Scelta Civica e iscritto al gruppo misto della Camera, dietro di sé trova soltanto Marco Martinelli di Forza Italia. Lo scrittore occupa la casella 593 tra i deputati, con un indice di produttività pari a 26,89 punti. Poco se si considera che i deputati sono in tutto 630 e che Antonello Giacomelli (Pd e pure lui pratese) è poco sotto la metà della classifica generale, con un indice pari a 71,96 punti e un ruolo da sottosegretario, tra i più visibili, nel governo Renzi. Un’attenuante, per così definirla, non da poco.
Claudio Martini (Pd) è penultimo al Senato, tra i toscani, con un indice di produttività pari a 61,31 punti e un 240° posto assoluto su 321 colleghi, compresi i 6 senatori a vita. Alle sue spalle, il solo Denis Verdini.

Più attivo, nell’aula e nelle commissioni di Palazzo Madama, risulta Riccardo Mazzoni (centrodestra), poco sopra la metà della graduatoria calcolata da Openpolis sia per quanto riguarda i parlamentari toscani che per quanto riguarda il totale dei senatori. Il suo punteggio, 112,4, rappresenta il miglior indice di produttività parlamentare tra i pratesi.

A cavarsela meglio, tra gli altri toscani, sono David Ermini e Andrea Manciulli, entrambi deputati del Pd, e Massimo Artini del gruppo misto. In buona posizione anche Marisa Nicchi (Si-Sel), Alfonso Bonafede (M5S) e Samuele Segoni (misto).
Al Senato, il toscano più produttivo Andrea Marcucci del Pd, 61° in classifica generale, con un indice di 225,31 punti.

«L’indice di produttività è calcolato attribuendo a ciascun parlamentare un valore numerico per ogni atto presentato in parlamento o di cui è stato relatore – spiegano da Openpolis – Per ogni atto si prende in considerazione: la tipologia, il consenso ricevuto, l’iter e la partecipazione del parlamentare ai lavori».

In una nota, Openpolis osserva anche che «dei quasi 1.000 fra deputati e senatori quelli che riescono veramente ad influire sui processi parlamentari non arrivano a 100. Molte volte non bastano impegno e presenza costante, quello che veramente conta è presidiare ruoli politici – ad esempio capogruppo – o istituzionali – ad esempio presidenza di commissione – che regolano l’agenda dei lavori e definiscono le priorità».

Nel complesso, il «MiniDosser offre una sintesi dell’attivita` istituzionale dei parlamentari con l’intento di incentivare dinamiche più profonde di confronto fra politici e cittadini. Viene illustrata nel dettaglio la metodologia adottata e rilasciamo i dati che abbiamo usato per le elaborazioni – rilevano ancora gli autori – Al tempo stesso, chiediamo alle istituzioni un impegno ad aprirsi e fornire maggiori informazioni necessarie per più approfondite analisi».

«Per la stesura di questo rapporto sono stati analizzati gli atti parlamentari da inizio Legislatura al 30 Novembre 2015 – concludono – Classifiche aggiornate quotidianamente sono disponibili online sulla piattaforma openparlamento.it e sul sito dedicato indice.openpolis.it».

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