Al termine di una giornata pesantissima, nella quale le borse europee hanno perso 825 miliardi di euro e la sola borsa di Milano ha registrato il calo più forte dal 1998 (-16,9%), le rassicurazioni dell’Unione Europea non bastano. In piena emergenza coronavirus, anzi, quanto detto in giornata dalla presidente della Bce, Christine Lagarde, è sembrato un monito più che un aiuto all’Italia: «Non è il mio scopo, non siamo qui per ridurre gli spread».
Parole riferite al nostro Paese, tanto che proprio lo spread è subito balzato in alto.
In una situazione tanto difficile, in serata è intervenuto, in via del tutto eccezionale, il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.
«L’Italia sta attraversando una condizione difficile e la sua esperienza di contrasto alla diffusione del coronavirus sarà probabilmente utile per tutti i Paesi dell’Unione Europea. Si attende quindi, a buon diritto, quanto meno nel comune interesse, iniziative di solidarietà e non mosse che possono ostacolarne l’azione», ha scritto il Capo dello Stato in una breve e quanto meno esplicita nota.
Criticata dalla stampa italiana e internazionale, Christine Lagarde ha cercato di correggere il tiro in giornata. Di fatto, però, ha tenuto una conferenza stampa boomerang che ha rischiato, e rischia, di mettere a serio repentaglio l’euro, oltre che porre in seria difficoltà il titolo di Stato italiano. Parole quanto meno avventate, verso il Paese europeo più colpito dalla peggior pandemia da decenni a questa parte. Parole che hanno appunto costretto a intervenire il Presidente della Repubblica.