Si svolge da mercoledì 15 a domenica 19 luglio 2015 nella magica cornice del borgo medievale di Certaldo, “Mercantia 2015 – le dieci direzioni” – XXVIII Festival internazionale del teatro di strada, che con oltre 100 spettacoli per sera che spaziano dalla danza aerea in verticale al mimo, dal circo al cabaret, dal teatro di ricerca e sperimentazione al clown e al teatro di figura, si conferma come uno dei più grandi, articolati e conosciuti Festival teatrali.
Mercantia 2015 ha come tema “le dieci direzioni”, concetto poetico-filosofico col quale si intende dare valore alla ricerca, artistica e intellettuale, attraverso i generi e i luoghi, sia fisici che mentali. Direzioni variamente declinate nei principali progetti artistici presenti.
In direzione di una sospensione tra terra e cielo, troviamo la compagnia di danza verticale Cafelulè, con Mannequin, nuova produzione che debutta in prima italiana a Mercantia e gioca sui legami tra i corpi, tra il “sarto” manovratore e i manichini “manovrati”, e si svolge letteralmente al di sopra delle teste del pubblico fra le torri medievali di Certaldo. Nella direzione orizzontale della strada, e guidate dall’istinto ritmico e musicale vanno invece sei tra le migliori street band italiane – Badabimbumband, Alchimie musicali, Be Diesis, Zastava Orkestar, Takabum, Large Street Band – che muoveranno il pubblico tra piazze e vicoli come pifferai magici. In direzione della riscoperta delle radici con uno sguardo irriverente alla realtà, vanno “i toscanacci” con la comicità di Gatti Mezzi (che celebrano i 10 anni di carriera), Katia Beni, Anna Meacci, Andrea Kaemmerle e altri ancora. In direzione del recupero della memoria vanno invece Eviolins e Miosotys Dans Academy, con una performance di teatro e danza che celebra i 100 anni di Spoon River e la rilettura che ne fece De Andrè, eleggendo un’isolata collina fuori delle mura a palcoscenico. E agli spettacoli in cripte e sottosuoli faranno da contraltare le sfide alla forza di gravità del circo. Infine con “Alice npdm – nessuna direzione”, a cura de “I Macelli No Theater”, si indaga sullo smarrimento delle coordinate, sulla “perdita di direzione” della “Alice nel paese delle meraviglie” di Lewis Carrol, con quattro diversi progetti tra cui si segnalano Zaches Teatro e Attivisti della danza. Amplia anche la partecipazione di gruppi internazionali, da India, Tahilandia, Germania, Francia, Argentina, U.S.A.
L’IDEA POETICA E L’IMPORTANZA DELLA CULTURA
“Le dieci direzioni” è il titolo che il direttore artistico di Mercantia, Alessandro Gigli, ha dato a questa edizione. Una dichiarazione programmatica in base alla quale si declineranno spazi, spettacoli, ma soprattutto l’atmosfera inconfondibile ma sempre nuova di Mercantia. “Non ci siamo mai fermati a valorizzare solo il teatro di strada, a guardare in quell’unica direzione – spiega il direttore artistico, Alessandro Gigli – ma abbiamo sperimentato nuovi percorsi, nuovi punti di vista. In alcuni scritti filosofici orientali si parla di dieci direzioni vitali: i quattro punti cardinali, le quattro vie di mezzo – nord-est, nord-ovest, sud-est, sud-ovest -, e infine sopra e sotto. Tutto questo si specchia nell’approccio di Mercantia al teatro: qui lo spettacolo è in ogni luogo, dalla cima delle torri alle cripte sotteranee, e di ogni genere: strada, prosa, improvvisazione, sperimentazioni. Siamo un teatro necessario o, come direbbe il nostro amico Guido Ceronetti, un teatro di soccorso! Perchè non c’è teatro a Mercantia, ma c’è vita, il teatro è solo una esplosione dell’energia vitale che scorre nelle arterie e nelle strade del Festival, grazie anche allo spettatore, anch’egli attore necessario”.
“Mercantia è un grande evento che vede Certaldo al centro di un interesse nazionale e internazionale – dice il sindaco di Certaldo, Giacomo Cucini – grazie ad un impegno che, pur tra mille difficoltà economiche e burocratiche, le istituzioni e i loro partner riescono a confermare, e ad un lavoro costante sul programma e su Certaldo Alto. Mercantia è l’esempio di come cultura e spettacolo possano e debbano essere al tempo stesso linfa vitale per le persone e motori di sviluppo turistico ed economico di un territorio”.
IL FESTIVAL: LE SEZIONI
Il Festival si struttura in 10 sezioni – ciascuna delle quali ospita decine di artisti e spettacoli – che sono: i toscanacci; marching band; street band; teatro & strada; international; arti e strada; one man show; giardini segreti; arte/mostre; artigianato
IL FESTIVAL: IN EVIDENZA
Mannequin – storie di sarti e di legami (Cafelulè)
Formazione pluripremiata, Cafelulè è una formazione di sei danzatrici e attori, protagonista, con i propri show, di eventi nazionali e internazionali: come la presentazione del Calendario Pirelli 2015 a Milano e del 98° Giro d’Italia a San Remo. Si esibiscono danzando in verticale sulle facciate dei più importanti edifici storici italiani (Piazza dei Martiri, Carpi; Fortezza Viscontea, Cassano d’Adda) o sospese su scenari mozzafiato (Lungarno di Pisa; Arsenale di Venezia). Forte di un legame di 4 anni col festival di Certaldo, Cafèlule porta in scena ”Mannequin – storie di sarti e di legami”, nuova produzione che debutta in prima nazionale a Mercantia 2015. Uno spettacolo che parla di relazioni, all’interno di una quotidianità dove invece ognuno è incentrato solo sulla sua storia personale, col protagonista “manipolatore” di altri da un lato e al tempo stesso manichino dell’altro, mosso a sua volta da impercettibili fili. Un evento che si basa sul dialogo fra performer e architetture.
Alice npdm (nel paese delle meraviglie) – nessuna direzione (con Zaches Teatro, Attivisti della danza, Simona Rossi e Stefania Carvisiglia, Primavera Contu e Lorenzo Cianchi)
Al progetto a cura de “I Macelli No Theater” partecipano con singole performance quattro collettivi artistici che hanno lavorato con residenze a Certaldo nel corso dell’anno, permettendo così al Festival di avere una continuità temporale ed a I Macelli di portare punti di vista del Contemporaneo nel mondo delle arti di strada. Ogni gruppo prende spunto dalla fiaba di Carroll o da sue suggestioni: Alice cade nel vuoto e si perde, in un mondo onirico, senza direzione, dubitando di sé e della realtà…
In questo contesto di realtà ribaltata, Zaches Teatro, rilegge il mito del Minotauro, rovesciando il punto di vista consueto: ne “Il filo di Arianna #2” sarà dagli occhi del Minotauro che si osserveranno gli affannati e incoscienti Teseo e Arianna che non vedono in lui altro che un mostro da annientare.
Attivisti della danza con “WannaDanceLand” trasformano il percorso delle sale affrescate di Palazzo Pretorio, prestigioso edificio medievale, in una “ball room”, col pubblico che verrà coinvolto, in progress, guidato attraverso la pratica della danza, dalla prima “sala educativa” in cui conoscerà i rudimenti, fino al dj set finale cui il solo scopo sarà just dance!.
Simona Rossi e Stefania Carvisiglia,– con “Bogotà”, farà delle ex carceri del Palazzo Pretorio, una sorta di “stanza delle meraviglie animata”, realtà parallela fatta di installazioni viventi, all’insegna del nonsense, confondendo le coordinate spazio temporali del pubblico.
Mentre “Alice Underground” di Primavera Contu e Lorenzo Cianchi vedrà protagonisti dieci adolescenti – l’età della Alice di Carroll –, che dopo la stesura di micro-drammaturgie scritte in sessione laboratoriale realizzeranno la messa in scena di un gesto teatrale collettivo.
La Collina | 100 anni di Spoon River (Eviolins e Miosotys Dans Academy)
In occasione del centenario della pubblicazione di Antologia di Spoon River, Eviolins e Miosotys Dans Academy presentano La Collina, omaggio all’opera di Edgar Lee Masters (pubblicata tra 1914 e 1915 sul Mirror di St. Louis), senza dimenticare la lettura che ne fece Fabrizio De André con “Non al denaro non all’amore né al cielo (1971)”. Il suonatore Jones accompagnerà lo spettatore su una vera e propria collina, nella campagna subito al di fuori del borgo medievale, e attraverso danza, musica e poesia sette personaggi “defunti” racconteranno le loro vite in assoluta sincerità, le tante direzioni che la vita di ognuno di noi, spesso senza saperlo, può prendere…
Fuori-strada: i toscanacci (Gatti Mezzi, Katia Beni, Anna Meacci, Andrea Kaeemmerle, Riccardo Goretti, Cristiano Chesi, Michele Crestacci)
Cabaret e teatro di strada, un binomio che torna a Certaldo con la rassegna curata da Andrea Kaemmerle per Mercantia. Sul palco di Certaldo il duo pisano dei Gatti Mézzi: Francesco Bottai (chitarra e voce) e Tommaso Novi (piano, voce e fischio) con il “tour estivo di compleanno” celebrano 10 anni di attività, 5 album e la candidatura ai Nastri d’Argento per “Morirò d’Incidente Stradale” dalla colonna sonora del film di Roan Johnson “Fino a qui tutto bene”. Si alterneranno con loro Anna Meacci, da sola in “Tutto da sola” e “Volevo fare il dj” e in duo con Katia Beni in “Non c’è duo senza te”, altra affermatissima artista che nonostante le tante apparizioni in cinema e tv resta legatissima al teatro di cabaret e porta in scena anche “Ridere ridere”, “Eccomi” e “Super comica”. Spazio poi a Riccardo Goretti, Cristiano Chesi, Michele Crestacci e naturalmente Andrea Kaemmerle con i suoi “Balcanikaos”, “Cannibali”, e in duo con i Gatti Mezzi per “Lisciami shorts”.
Marching Band (Badabimbumband, Alchimie musicali, Be Diesis, Zastava Orkestar, Takabum, Large Street Band)
Le tante direzioni della musica e della strada, con il pubblico che seguirà le evoluzioni delle street band. Protagonista assoluta la Badabimbumband con “Bandita”, spettacolo che compie 10 anni e vanta centinaia di repliche in Italia e all’estero, una performance teatral musicale, dal jazz al dixieland al funky, con una coreografia che vede i musicisti scorrere in fila, schierarsi, incrociarsi e improvvisare streap tease… La band si è esibita al “Carnevale di Viareggio”, al “Canterbury Festival”, “Innsbruck street fest”, nella Sala Nervi del Vaticano alla presenza di Papa Benedetto XVI e al Saxopen di Strasburgo, festival jazz di livello mondiale.
Oltre alla Badabimbumband si esibiranno sei tra le più brave street band italiane e una grande orchestra giovanile inglese: due street band al femminile, le Alchimie musicali con “Archimossi”, spettacolo di archi classici con musiciste vestite come le bambole di un carillon, che all’improvviso si inceppa ed impazzisce; le Be Diesis con “Girlesque”, street band di fiati che si esibiscono strizzando l’occhio alle marching band di New Orleans e al burlesque. Spazio poi al sound tosco-balcanico, in stile Bregovic, della Zastava Orkestar, gli “zzingheri di Maremma”, ai Takabum che presentano il “Giardino sonoro in movimento”, e infine alla Large Street Band. In strada, anche se non in movimento, si esibiranno anche i 60 elementi della Somerset County Youth Concert Band, l’orchestra dei giovani professionisti della contea inglese del Somerset che faranno tappa a Certaldo.
IL FESTIVAL: i tanti eventi, dagli artisti “on the road” ai “Giardini segreti”
Decine e decine gli altri spettacoli che si svolgono sia “in strada” che in piccole piazze e luoghi più appartati, o in veri “Giardini segreti”, ovvero su prenotazione. Nei Giardini segreti si segnalano il Teatro del Cavolfiore, con “Impronte”, performance di narrazione sensoriale per un solo attore e un solo spettatore; Alberto Pozzolini (Chiodo d’Oro 2015) con una Lectio magistralis insolita, una sorta di Cabaret Punk Brechtiano in omaggio a Guido Ceronetti. Teatro della Conchiglia, Andrea Mancini, interpreterà Subway, testo di Alberto Pozzolini pubblicato negli anni 80 dalla rivista Playboy.
Tra le parate di strada spiccano le produzioni Diabolus e Angelus (I Macelli No theater, fashion designer Rebecca Ihle), parate itineranti che affiancano la moda al teatro, per mettere in scena l’archetipo del fascino della paura e quello opposto di candore e purezza. E poi Teatrop con “Uccelli”, Atto comico con le Fabulae Janarae, gli one man show come Bardarossa, Valda venditrice di sogni, Kalofen col suo Minotauro, Zoert, Art Klamauk, Lumì la fata illuminasogni, il poeta Silvestro Sentiero, e altri ancora. La musica vede l’esibizione anche de I fratelli Raudo, The legendary Straniero, i Quarto Podere, l’omaggio a Edith Piaf de Le canzoni di marciapiede, i De Soda Sisters, ma anche il concerto di pianoforte classico per pochi selezionati spettatori, tra le mura di casa, di Filippo Marcori. Spettacoli spesso adatti ad un pubblico variegato, ma anche pensati appositamente per i bambini come quelli di Mister Spank (Spagna), Tobia Circus, Faisca de luz, Jaroda, Varassi Pega, dei tahilandesi Mute, di Nicola Pesaresi o del Teatro delle 12 lune. Tanti gli artisti dall’estero, come Frederikk (Germania), Rauch (Polonia), i Cirque Toamem (Svizzera), il Duo Masala (Argentina) e il Circus un artic (Germania).
ARTIGIANATO: Specchio, specchio delle mie brame…
E a Mercantia dà spettacolo anche l’artigianato: oltre 40 maestri artigiani espongo e in alcuni casi lavorano dal vivo legno, pietra, cuoio, ferro battuto e altri materiali ancora, e nel paese basso si terrà un grande mercato di oggettistica e artigianato con oltre 80 espositori.
“Specchio, specchio delle mie brame” è il titolo del progetto 2015, a cura di Exponent. Sono stati selezionati artigiani per ricreare laboratori artistici dal “vivo” sia tradizionali che di sperimentazione. Le “dieci direzioni” sono rilette attraverso lo specchio che riflette, deforma, fa sognare, disorienta… Tra gli artigiani che si cimentano col tema Federico Melani con “Attraverso lo Specchio”, installazione realizzata con materiali di recupero che accompagna il visitatore con sensazioni visive e sensoriali; Alessandro Di Vicino Gaudio con “Brame”, dipinti dove lo specchio assume un ruolo introspettivo, per scavare nell’intimità delle persone; gli street artist “Incursioni decorative” e Stelleconfuse (stiker art), che con “Butterflies Mirror” riempiranno un vicolo di una miriade di farfalle riflettenti.