Carabinieri con scritta

Minaccia per anni l’intera famiglia per comprarsi la cocaina

Nel weekend i carabinieri della stazione Camucia, in provincia di Arezzo, hanno arrestato un italiano di 34 anni, per i reati di maltrattamenti in famiglia, nei confronti dei genitori e delle sorelle, e per  estorsione.
I fatti risalgono al pomeriggio di venerdì, quando alla centrale operativa della Compagnia Carabinieri di Cortona è giunta la chiamata di una signora che impaurita e preoccupata chiedeva aiuto poiché il figlio aveva poco prima tentato di investire il padre.

Inviata subito la pattuglia della Stazione di Camucia sul posto, i militari hanno raccolto lo sfogo della signora che ne aveva richiesto l’intervento, la mamma dell’arrestato, e del resto della famiglia: padre e sorelle. Tutti si dicevano esausti e terrorizzati, spiegando di non aver mai avuto il coraggio di denunciare gli atti di violenza del giovane nei loro confronti, con continue minacce fisiche e verbali per avere i soldi con i quali comprarsi la droga. I carabinieri, capito lo stato d’animo e la preoccupazione della famiglia, dopo averli rasserenati e consigliati sul da farsi, si sono subito messi in cerca del ragazzo che era andato via prima del loro arrivo.

Durante le ricerche sono stati però ricontattati dalla famiglia perché il giovane aveva fatto rientro a casa e stava dando in escandescenza, cercando di colpire i genitori con un tubo di ferro. Appena giunti sul posto i militari hanno subito fermato l’uomo, mettendo in sicurezza gli anziani genitori, per portarlo successivamente in caserma per gli accertamenti.
Il quadro della situazione ha mostrato chiaramente anni di abusi, violenze e minacce mai denunciate, ma la disperazione e la paura dei genitori finalmente li aveva spinti a far intervenire le forze dell’ordine per mettere un punto alla loro drammatica situazione. Il giovane, assuntore di cocaina, era diventato sempre più aggressivo negli anni, minacciando e picchiando gli anziani genitori incapaci di difendersi. Per lui è scattato così l’arresto in flagranza di reato a seguito del quale è stato condotto al carcere di Arezzo.

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