Due morti sul lavoro, due operai giovanissimi, in pochi mesi. Troppi. All’indomani del secondo incidente mortale, quello di Luana D’Orazio, Cgil, Cisl e Uil di Prato hanno proclamato uno sciopero generale di 4 ore, che si terrà venerdì 7 maggio.
“Morire di lavoro oggi non solo è inconcepibile, è intollerabile”, dicono con fermezza e all’unisono i sindacati confederali. Una reazione, affidata allo sciopero, «chiara e netta», perché «servono azioni concrete per fermare questa scia di sangue».
Prima di Luana D’Orazio, sempre in provincia di Prato un altro operaio poco più che ventenne era rimasto vittima di un altro incidente mortale, schiacciato da un macchinario in un’azienda tessile di Montale.
«Bisogna investire sul futuro dei giovani offrendo loro la possibilità di un posto di lavoro dignitoso e sicuro – rilevano Cgil, Cisl e Uil di Prato – È inammissibile che oggi si muoia sul posto di lavoro come 50 anni fa. Con la tecnologia che ha fatto passi da gigante dobbiamo essere in grado di garantire maggiori e più alti standard di sicurezza. È un impegno che ci chiama tutti al più alto senso di responsabilità».
Sempre per venerdì 7, in occasione dello sciopero, Cgil, Cisl e Uil hanno indetto un presidio a Prato, in piazza delle Carceri dalle 10 alle 12.