Il manufatto, donato in comodato perpetuo dal Dipartimento di Storia, Antropologia, Religioni, Arte e Spettacolo della Sapienza Università di Roma, entra a far parte delleCollezioni di arti e culture americane del Museo delle Civiltà Venerdì 24 marzo 2023, ore 16.30Cerimonia di donazione Intervengono: Alejandra Frausto Guerrero, Ministra della Cultura della Repubblica del Messico Carlos García de Alba, Ambasciatore del Messico in Italia Introdotti da: Massimo Osanna, Direttore Generale Musei Ingresso libero fino a esaurimento posti Sala ConferenzeMuseo delle Civiltà – Palazzo delle ScienzePiazza Guglielmo Marconi, 14 – Romawww.museocivilta.cultura.gov.it |
Venerdì 24 marzo alle 16.30 nella Sala conferenze del Palazzo delle Scienze (Piazza Guglielmo Marconi 14, Roma), il Museo delle Civiltà ospita la cerimonia di donazione di un costume di danzante kuesalin in comodato perpetuo al Museo dal Dipartimento di Storia, Antropologia, Religioni, Arte e Spettacolo della Sapienza Università di Roma. La donazione avviene in concomitanza con i 50 anni di attività di ricerca della Missione Etnologica Italiana in Messico di cui è Direttore Alessandro Lupo, Professore Ordinario di Etnologia alla Sapienza Università di Roma. La cerimonia, introdotta dai saluti istituzionali di Massimo Osanna Direttore Generale Musei del Ministero della Cultura, avverrà alla presenza della Ministra della Cultura della Repubblica del Messico Alejandra Frausto Guerrero con Carlos García de Alba Ambasciatore del Messico in Italia. La cerimonia è organizzata in collaborazione con il gruppo dei danzanti di Zuapilaco (Cuetzalan) – dai quali il costume è stato commissionato e acquistato dalla Missione Etnologica Italiana. Una collaborazione che si estenderà anche alla riflessione su come garantire una presentazione informata, esauriente e rispettosa del manufatto e della pratica coreutica a cui appartiene, anche all’interno delle Collezioni di arti e culture americane del Museo di cui entra a far parte. Nel corso dell’incontro, che vedrà la partecipazione di Andrea Viliani, Direttore del Museo delle Civiltà, di Loretta Paderni, Curatrice delle Collezioni di arti e culture americane, asiatiche e oceaniane del Museo, di Gaetano Lettieri, Direttore del Dipartimento di Storia, Antropologia, Religioni Arte e Spettacolo, di Valeria Bellomia, Responsabile delle iniziative museografiche della Missione e di Alessandro Lupo, verranno ospitati anche un messaggio in diretta del creatore del costume, Isidro Soto Cano, della Direttrice della Scuola Comunitaria Kalnemachtiloyan di Cuetzalan, Micaela Garrido Bonilla, di Lourdes Baez Cubero, Curatrice della Collezione Nahua del Museo Nazionale di Antropologia del Messico, e di Edgar Aarón Hernández Carrillo, Coordinatore delle Attività di Etnografia del medesimo museo. Il costume caratterizzato da un copricapo conico ornato con una voluminosa raggiera di bacchette di bambù con nastri intrecciati e piume, da scialli colorati e sonagli, è l’abbigliamento dei danzatori chiamati Kuesalime, una delle più caratteristiche forme coreutiche tradizionali dei Nahua della regione di Cuetzalan (originariamente Cuezallan ‘luogo ove abbondano i pappagalli ara’). Questa danza rappresenta una delle molte danze cerimoniali con cui si accompagnano le principali celebrazioni religiose pubbliche delle diverse comunità. La danza dei Kuesalime è una delle poche espressioni coreutiche risalenti al periodo “precoloniale”, le cui evoluzioni avevano un complesso significato cosmologico. L’acquisizione di questo manufatto si integra in un processo più ampio di museografia partecipativa condotto dal Museo delle Civiltà, che prevede che la musealizzazione di opere delle collezioni etnografiche o di nuova acquisizione avvenga in dialogo con le comunità di riferimento, per una loro contestualizzazione consapevole delle diverse provenienze e delle articolate matrici culturali alle quali le singole opere appartengono. La stessa cura caratterizza anche la Missione Etnologica Italiana in Messico diretta dal Prof. Lupo, che dal 1973 collabora con le comunità indigene messicane con l’intento di individuare insieme diverse forme di confronto e pratiche di interscambio. La speculare attitudine delle due istituzioni rende le collezioni del Museo delle Civiltà la sede in cui la conservazione e l’esposizione del costume possa avvenire in un più ampio processo di aggiornamento intrapreso dall’istituzione. |
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