Con una prolusione che aprirà l’anno accademico 2022/23, sarà Micol Forti, curatore della collezione di Arte Moderna e Contemporanea dei Musei Vaticani a “tenere a battesimo” questa nuova istituzione
Con un evento che avrà luogo a Firenze sabato 26 novembre alle ore 11.00 presso il Cenacolo di Santa Croce (Piazza Santa Croce, 16), sarà ufficialmente presentata la neonata “Fondazione Arte Sacra Contemporanea”.
Sarà Micol Forti, curatore della collezione di Arte Moderna e Contemporanea dei Musei Vaticani a “tenere a battesimo” questa nuova istituzione con una prolusione che aprirà ufficialmente l’anno accademico 2022/23 e che seguirà i saluti di Stefano Filipponi, segretario generale dell’Opera di Santa Croce, Paolo Blasi vicepresidente Fondazione Arte Sacra Contemporanea e Lucia Tanti direttore Fondazione Arte Sacra Contemporanea.
Nata dall’esperienza della Scuola di Arte Sacra, realtà internazionale che da più di dieci anni opera a Firenze, la Fondazione Arte Sacra Contemporanea si propone di essere il crocevia di tutte le professioni che hanno a che fare con il sacro, lavorando alla formazione di una nuova generazione di artisti, artigiani, guide turistiche, operatori museali e promuovendo occasioni di approfondimento culturale sull’universo delle molteplici espressioni dell’arte contemporanea.
Con un cda composto da Comune di Firenze, Arcidiocesi di Firenze, Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze, Fabbricerie Fiorentine, Facoltà Teologica dell’Italia Centrale, IUL Università Telematica e Artes LAB e presieduto da Stefania Fuscagni, la Fondazione Arte Sacra Contemporanea ha sede a Firenze, nel cuore del Parco delle Cascine dove allievi di tutto il mondo frequentano i laboratori tematici che offrono molteplici e differenziate possibilità di formazione.
“Trasformare la scuola in fondazione- dichiara Lucia Tanti – è una piccola rivoluzione nella continuità. Una sfida formativa e culturale che guarda al futuro: valorizzando e lavorando sul nostro patrimonio artistico, facciamo nostri i principi dell’economia generativa e rinnovabile che fa dell’arte sacra una leva di sviluppo sapendo che non si vive di rendita. Da qui la parola che è cuore di tutto: contemporaneità, parlare alle persone di oggi con i linguaggi di oggi, le suggestioni di oggi, i materiali di oggi. Una sfida che ha anche una forte vocazione istituzionale: non saremmo mai nati se le persone non si fossero unite alle istituzioni e per questo ringrazio i componenti del cda e tutti i soci fondatori che hanno creduto in questo ambizioso progetto di trasformazione”.
L’appuntamento del 26 novembre è realizzato grazie alla preziosa collaborazione con l’Opera di Santa Croce.