Il 10 luglio 1856 nasce a Smiljian, nell’impero Austro-Ungarico, lo scienziato Nikola Tesla, padre della corrente alternata.
Inventore, fisico e ingegnere elettrico, Nikola Tesla è conosciuto per il suo lavoro in campo tecnico-scientifico e in particolare per i contributi nel campo dell’elettromagnetismo applicato (di cui è stato un eminente pioniere) tra la fine dell’Ottocento e gli inizi del Novecento; i suoi brevetti e il suo lavoro teorico formano, in particolare, la base del sistema elettrico a corrente alternata, la distribuzione elettrica polifase e i motori elettrici a corrente alternata, con i quali ha contribuito alla nascita della seconda rivoluzione industriale (l’ultimo suo brevetto risale al 1928 per un totale di 280 brevetti in 26 paesi, di cui 109 negli USA)
Nikola Tesla nacque il 10 luglio 1856 come suddito dell’Impero austriaco a Smiljan da genitori ortodossi. Il padre, Milutin Tesla, nato nel 1819, era un ministro del culto ortodosso e ricordava a memoria passi della Bibbia e poemi epici serbi. La madre, Georgina-Đuka Mandić, nata nel 1822, figlia di un prete ortodosso, pure se analfabeta aveva talento nell’inventare oggetti d’uso casalingo. Nikola ebbe un fratello, che morì a 12 anni cadendo da cavallo, e tre sorelle. Andò a scuola a Karlovac, quindi studiò ingegneria elettrica all’Università tecnica di Graz (Austria), a quel tempo considerata uno degli istituti migliori al mondo. Durante gli studi si interessò agli impieghi della corrente alternata. Nel 1881 si spostò a Budapest per lavorare in una compagnia dei telegrafi. Tesla ne divenne il responsabile elettrico e in seguito lavorò come ingegnere per il primo sistema telefonico ungherese. In quegli anni realizzò anche un dispositivo che, secondo alcuni, era un ripetitore o amplificatore telefonico. Nel 1882 arrivò a Parigi per lavorare come ingegnere alla Continental Edison Company, progettando migliorie agli apparati elettrici. Tesla affermò, nella sua autobiografia del 1915, di aver concepito in quell’anno l’idea del motore a induzione.
Nel 1884, al suo arrivo negli Stati Uniti d’America, Tesla aveva in mano poco altro che una lettera credenziale di Charles Batchelor, suo superiore nella precedente occupazione. In questa lettera, indirizzata a Thomas Alva Edison, Batchelor scriveva “Conosco due grandi uomini: uno siete voi, l’altro è questo giovane“. Edison assunse Tesla nella sua azienda Edison Machine Works. I compiti di Tesla all’interno dell’azienda furono dapprima semplici, ma ben presto si occupò anche di problemi più complessi; gli fu quindi proposto di riprogettare l’esistente generatore di corrente continua. Tesla in seguito scrisse che Edison gli aveva offerto, per quel compito, l’esorbitante premio di cinquantamila dollari (equivalenti a circa 1 milione di dollari attuali). Tesla disse di aver lavorato quasi un anno per riprogettare il motore e il generatore. Il suo lavoro fruttò all’azienda di Edison diversi brevetti estremamente redditizi. Quando chiese la riscossione del premio promesso, secondo Tesla, Edison rispose: “Tesla, lei non afferra il senso dell’umorismo americano“, e non mantenne la promessa. Tesla così si licenziò quando, invece dei 50 000$, gli fu offerto un aumento di stipendio, da 10 dollari a settimana a 18 dollari (va a ogni modo notato come la cifra di cinquantamila dollari corrispondesse all’intero capitale sociale dell’azienda).
Nel 1886 Tesla fondò una propria società, la Tesla Electric Light & Manufacturing. Nel 1887 costruì il primo motore a induzione a corrente alternata senza attrito, di cui fece dimostrazione presso l’American Institute of Electrical Engineers (attualmente parte dell’IEEE) nel 1888, di cui divenne vice presidente e che, dopo la morte intitolò a Tesla un premio. Nello stesso anno, sviluppò i principi della sua bobina di Tesla e incominciò a lavorare come consulente con George Westinghouse (che lo conobbe proprio a quella dimostrazione) nei laboratori di Pittsburgh della Westinghouse Electric & Manufacturing Company. Westinghouse ascoltò le sue idee per i sistemi polifase che avrebbero permesso la trasmissione di elettricità a corrente alternata lungo grandi distanze.
Negli anni successivi continuò a fare invenzioni e scoperte, tra cui: Sistemi per comunicazioni senza fili (prior art per l’invenzione della radio) e oscillatori a radio frequenza, Tubi a raggi X che usano il processo bremsstrahlung, la prima implementazione della porta logica “AND”, Correnti di Tesla per Elettroterapia, e altre.
Tesla morì per un attacco cardiaco, solo, nel New Yorker Hotel, tra il 5 e l’8 gennaio del 1943, all’età di 86 anni, in una camera (n. 3327) ancora oggi utilizzata. Nonostante avesse venduto i suoi brevetti sulla corrente alternata, egli era praticamente nullatenente e lasciò consistenti debiti. In seguito, nello stesso anno, la Corte suprema degli Stati Uniti d’America impugnò il suo brevetto numero 645576, riconoscendo lo scienziato come l’inventore della radio.
Immagine d’apertura: fotografia di Nikola Tesla, un uomo snello e baffuto con una faccia sottile e un mento appuntito.
Bibliografia e fonti varie
- Tesla, Nikola, My Inventions, Parts I through V published in the Electrical Experimenter monthly magazine from February through June 1919. Part VI published October 1919. Reprint edition with introductory notes by Ben Johnson, New York: Barnes and Noble, 1982; also online at Lucid Cafe, et cetera as My Inventions: The Autobiography of Nikola Tesla, 1919. ISBN 978-0-910077-00-2
- Glenn, Jim (1994). The Complete Patents of Nikola Tesla. ISBN 978-1-56619-266-8
- Lomas, Robert (1999). The Man Who Invented the Twentieth Century: Nikola Tesla, forgotten genius of electricity. London: Headline. ISBN 978-0-7472-7588-6
- Martin, Thomas C. (editor) (1894, 1996 reprint, copyright expired), The Inventions, Researches, and Writings of Nikola Tesla, includes some lectures, Montana: Kessinger. ISBN 978-1-56459-711-3
- McNichol, Tom (2006). AC/DC The Savage Tale of the First Standards War, Jossey-Bass. ISBN 978-0-7879-8267-6
- Peat, F. David (2002). In Search of Nikola Tesla (Revised ed.). Bath: Ashgrove. ISBN 978-1-85398-117-3.
- Trinkaus, George (2002). Tesla: The Lost Inventions, High Voltage Press. ISBN 978-0-9709618-2-2
- Valone, Thomas (2002). Harnessing the Wheelwork of Nature: Tesla’s Science of Energy. ISBN 978-1-931882-04-0
- Cooper, Christopher (2015). The Truth about Tesla: The Myth of the Lone Genius in the History of Innovation, ISBN 978-1-63106-030-4