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Inaugurata dalla consigliera segretario dell’Ufficio di presidenza Federica Fratoni e dalla curatrice Serena Becagli la mostra “Una nuova primavera
Firenze – Inaugurata dalla consigliera segretario dell’Ufficio di presidenza Federica Fratoni la mostra “Una nuova primavera” dell’artista Giacomo Carnesecchi presente insieme al critico Serena Becagli. Questi nuovi lavori dell’artista pistoiese Carnesecchi prendono ispirazione dalla Deposizione di Pontormo, custodita a Firenze nella chiesa di Santa Felicita, e dall’opera di Umberto Buscioni. Sono otto grandi tele che amplificano i colori acidi di Pontormo: i rossi, i rosa, i gialli sono come esplosioni di colore, come quando la primavera esplode all’improvviso.
“Sono molto orgogliosa che le sale del Consiglio regionale accolgano l’opera di un giovane artista pistoiese come Carnesecchi – ha detto Federica Fratoni – che rende omaggio al Pontormo, attraverso lo sguardo di un grande autore pistoiese Umberto Buscioni. Questa mostra è un esempio dell’arte dell’area metropolitana che unisce Firenze e Pistoia in un unico discorso linguistico, dove la città di Pistoia diventa centrale, luogo dove sono accaduti eventi artistici di assoluto rilievo.”
“Le otto grandi tele, drappi, che ho realizzato – ha confessato l’artista Giacomo Carnesecchi –diventano il mio omaggio a due grandi artisti, il pistoiese Umberto Buscioni e il fiorentino Pontormo, di cui ho cercato di isolare dei particolari che poi ho ingrandito in queste grandi tessuti. Un ritorno al colore, alla vita , ad una nuova primavera come indica il titolo della mia mostra.”
“Otto grandi tele dipinte come fossero pareti ma che si flettono come stoffe, libere da costrizioni, come il corpo appena deposto dalla croce – afferma il critico Serena Becagli – e un corpo che per un momento è pesante e si abbandona tra le braccia di coloro che sotto la croce sono pronti a sorreggerlo, con la certezza di prendere presto nuova vita. Alla deposizione del corpo senza vita di Gesù dalla croce segue, dopo pochi giorni, la Resurrezione. E allora di nuovo mi viene da pensare a Buscioni, alle sue Deposizioni-Resurrezioni, in cui i due momenti della morte e della vita avvenivano quasi contemporaneamente, in un misterioso collasso di tempo. Il tempo della pittura, dell’arte, della poesia in cui la morte è annullata.”
“Un artista Giacomo Carnesecchi che rilegge le grandi opere del passato e le consegna alla nostra sensibilità di donne e uomini del nostro tempo – ha scritto nel catalogo Antonio Mazzeo presidente del Consiglio regionale – con le sue contraddizioni, i suoi problemi, le sue speranze. “Una nuova primavera” il titolo della mostra rappresenta la tensione verso la rinascita. Quella tensione che è già presente nell’opera di Pontormo, consapevole che la storia non finisce con la deposizione dalla croce, che è anticipo e premessa della resurrezione. E Giacomo Carnesecchi ci spinge verso l’alto con le sue opere.”