È l’impegno evocato dal presidente del Consiglio regionale, Antonio Mazzeo, Vannino Chiti e Severino Saccardi alla presentazione del volume ‘L’incerto destino dell’uomo planetario. Fra guerra e pace, fra oppressione e libertà’ che raccoglie gli atti del convegno ‘Se vuoi la pace prepara la pace 2022’, dedicato a Ernesto Balducci nel centenario della sua nascita
Firenze – È stato presentato ieri pomeriggio, giovedì 11 maggio, nella sala Gonfalone di palazzo del Pegaso, ‘L’incerto destino dell’uomo planetario. Fra guerra e pace, fra oppressione e libertà’, ultimo numero edito della rivista ‘Testimonianze’, che raccoglie gli atti del convegno ‘Se vuoi la pace prepara la pace 2022’, dedicato a Ernesto Balducci nel centenario della sua nascita e realizzato in collaborazione con Consiglio regionale nell’ambito della legge che ha promosso iniziative per ricordare le figure dei grandi toscani.
“Sono felice ed emozionato di poter presentare gli atti del convegno che abbiamo dedicato alla figura di padre Ernesto Balducci”, ha detto il presidente del Consiglio regionale, Antonio Mazzeo. “Sono stati momenti importanti di confronto, e di dialogo, anche interreligioso, avvenuti in un tempo difficile, in cui la guerra ha toccato di nuovo il cuore dell’Europa”. Secondo l’insegnamento, quasi una profezia, ricevuto da padre Balducci, ha aggiunto Mazzeo, “se vogliamo la pace a ognuno di noi è richiesto di fare la parte”. In questo senso, “oggi è necessario che ogni popolo faccia la parte per la pace; non solo l’Ucraina, che ha subito una ingiusta e violenta invasione, ma l’Europa, l’America, la Cina”. Il presidente, infine, giudicando gli scritti raccolti di fondamentale importanza, si è augurato “che si possano portare nelle scuole, per parlare di pace e per riflettere sul presente e sul futuro con i ragazzi e le ragazze”.
Per Vannino Chiti, ex vicepresidente del Senato ed ex presidente della Regione Toscana, guardando all’oggi l’incerto destino dell’uomo planetario richiamato nel titolo della rivista “ci fa vedere che questo destino è davvero incerto. Non è un pensiero di futuro negativo, ma semmai deve essere uno stimolo ad operare perché ci sia un futuro degno e che veda affermarsi nel mondo la pace e la giustizia sociale ed ecologica”. Pensando alla guerra in corso e alla lezione di pace che hanno dato padre Balducci, don Milani e il sindaco La Pira, ha aggiunto Chiti, “mi chiedo due cose. La prima: perché le città sono afone? Perché al di là di tutto, si deve trovare l’unità delle comunità intorno alla richiesta di un cessate il fuoco, che è condizione essenziale per le trattative di pace. Questa spinta deve venire dai sindaci, dalle istituzioni, dalle comunità. La seconda domanda me la pone l’orientamento preso in questi giorni dal Parlamento europeo; mi chiedo come si possa pensare e richiedere di utilizzare i fondi del Pnrr per gli armamenti, vanificando l’idea di utilizzarli per la ripresa dello sviluppo, per il diritto al lavoro, per rafforzare il sistema sanitario, per l’istruzione”. Secondo Chiti, “se si va in questa direzione, il futuro del mondo non potrà avere un orizzonte positivo”.
Il direttore della rivista ‘Testimonianze’, Severino Saccardi, già consigliere regionale, ha ricordato che “durante il convegno si è parlato di diritti umani, armamenti, immigrati. Tutti temi che sono all’ordine del giorno anche dell’oggi, e per affrontare i quali si riconferma sempre attuale la lezione di padre Balducci. Certo né, né don Milani o altri personaggi del loro spessore non ci hanno consegnato ricette o formule già pronte, ma c’è la loro lezione di fondo, e cioè la necessità di misurarsi con la ragione critica, con il mondo della complessità”.
All’iniziativa, coordinata da Stefano Zani, vicepresidente dell’associazione culturale ‘Testimonianze’, sono intervenuti anche Silvia Guetta, professoressa dell’Università di Firenze e Sanaz Partow, attivista del movimento ‘Donna, Vita, Libertà’; Gigi Riva, giornalista e scrittore; Severino Saccardi, direttore di ‘Testimonianze’.