L’esposizione allo Spazio Carlo Azeglio Ciampi inaugurata da Antonio Mazzeo presidente del Consiglio regionale e Serena Spinelli assessore regionale alle Politiche sociali
Firenze – Allo Spazio espositivo Carlo Azeglio Ciampi, Palazzo del Pegaso via de’ Pucci 16, è stata inaugurata la mostra Questa è la mia parola di Tommaso Panichi con i saluti di Antonio Mazzeo, presidente del Consiglio regionale della Toscana e Serena Spinelli, assessore regionale alle Politiche sociali.
Sono seguiti gli interventi dei curatori della mostra Lorenzo Belli e Estefania Nativo, di Paolo Gacci presidente della Fondazione i Medici F3. Era presente, evidentemente emozionato, l’artista Tommaso Panichi.
“Una mostra che fa emozionare e quindi significa che l’artista Tommaso Panichi ha colto perfettamente nel segno – ha detto Antonio Mazzeo presidente del Consiglio regionale- ed è una delle iniziative più belle che abbiamo ospitato in questi mesi nel nostro prestigioso spazio. La libertà è la cifra essenziale dell’arte di Tommaso, una libertà assoluta, senza pregiudizi, senza stereotipi, del tutto spontanea e la sua arte scaturisce dalla radice profonda della sua persona dandole una carica espressiva straordinariamente potente. Una scelta di libertà. Una scelta per dare voce al suo mondo interiore di emozioni, pensieri, sentimenti. La ‘parola’ di Tommy è infatti il suo segno, il graffito, il colore. E un segno che dice, che parla, che comunica fuori dalle ovvietà e che dunque richiede ricerca in chi lo guarda. L’arte di Tommaso è potente, espressiva, assolutamente contemporanea. Grazie Tommaso per tutta la bellezza che ci fai scoprire e per l’armonia con cui riesci a illuminare i nostri cuori”.
“È un grande piacere oggi prendere parte all’inaugurazione della mostra personale di Tommaso Panichi e ringrazio il Consiglio regionale della Toscana per averla voluta accogliere – ha detto l’assessore regionale alle Politiche sociali Serena Spinelli – e a farci incontrare, con lui e la sua famiglia, è stato il progetto regionale ‘In Aut’, che sta dentro alla cornice di ‘GiovaniSì’ ed ha l’obiettivo di favorire l’autonomia delle persone con disabilità, proprio tramite percorsi che sviluppino le capacità e le potenzialità di ciascuno. In questo caso Tommaso ha avuto l’opportunità di approfondire e di potenziare il suo percorso artistico e la sua attività pittorica, che gli consente di esprimersi, come dice il titolo stesso della mostra, superando anche le barriere dell’autismo e comunicando con le sue opere una visione del mondo e della realtà personale ed emozionante.
Credo che questa iniziativa a Firenze, possa rappresentare una tappa di un percorso che ha dato buoni frutti, con l’augurio che per il giovane artista Tommaso Panichi ce ne siano molte altre in futuro e che il suo progetto di vita e artistico possa proseguire con soddisfazione”.
“Sono riunite nell’esposizione di Palazzo del Pegaso a Firenze una serie di opere di Panichi che costituiscono – ha detto il curatore Lorenzo Belli – un’antologica della sua produzione che inizia dagli anni del liceo artistico fino agli ultimi approcci verso la materia e la tridimensionalità. Le sue opere, intrise di gesto e azione, sono costellazioni pittoriche realizzate con acquerello, olio, cera su vari supporti fra cui carta, tela, marmo e ceramica. Osservando il suo lavoro ci immergiamo nel suo mondo, nel suo isolato modo di esprimersi che rende il gesto un compromesso tra tensione di espressione e libertà. È proprio questa ricerca che rende unico il percorso artistico di Panichi che si sposa con la sua storia personale, i suoi sentimenti ed il suo particolare modo di esprimerli
Come ogni lavoro d’artista le opere di Panichi sono pregne del suo vissuto, del suo modo di relazionarsi con il mondo e sono ricche di quel particolare filtro umoristico -sarcastico che permea la sua vita”.
“Le opere di Tommaso portano lo spettatore a immergersi – come dice la curatrice Estefanía Nativo – nel suo mondo e sconfiggere insieme a lui il confine tra scrittura e segno, tra disegno e pittura, tra astratto e figurativo. In queste possiamo ammirare e rivivere insieme a lui scorci di vita che sono stati impressi per sempre nelle sue creazioni, che variano tra acquerelli e tele ad acrilico, da ceramiche a marmi dipinti. Altrettanto importante nelle opere di Tommaso è la scelta dei titoli, questi infatti rappresentano una guida per comprendere al meglio il linguaggio utilizzato e quali pensieri accompagnano il momento stesso della creazione dell’opera”.
La mostra che ha il patrocinio della provincia di Lucca, del comune di Seravezza, della Fondazione Terre Medicee, del museo Ugo Guidi sarà visitabile fino all’ 8 luglio 2023 con il seguente orario: da lunedì al venerdì, dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 15.00 alle 19.00 – sabato dalle 10.00 alle 13.00.
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Tommaso Panichi (nato nel 1997, Milano) è un artista italiano, milanese di nascita e versiliese d’adozione. Fin da bambino la sua acuta sensibilità l’ha condotto a un’attenta ricerca della bellezza, e verso il desiderio di sperimentare e applicarsi in campo artistico, complice l’educazione familiare che lo ha spinto sin dalla tenera età ad ammirare chiese e basiliche, frequentare musei e gallerie d’arte. Con il trasferimento della famiglia a Pietrasanta, a quattordici anni ha iniziato a frequentare il liceo artistico Stagio Stagi di Pietrasanta, naturale approdo per i suoi interessi che gli ha permesso di crescere artisticamente e di iniziare un percorso d’arte secondo le sue convinzioni e necessità. Tommaso è autistico, la sua sensibilità agita i suoi pensieri e le sue emozioni che si esprimono e ricompongono nella sua arte; si può dire che, per lui, fare artista
non sia stato una scelta, ma la sola opzione possibile. Oggi Tommaso è un giovane pittore emergente, frequenta le lezioni di pittura all’Accademia di Belle Arti di Carrara e al suo attivo diverse mostre personali in città come Milano, Pietrasanta e Seravezz