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‘Osterie d’Italia 2023’, la Toscana protagonista del sussidiario di Slow Food

Presentato il manuale del mangiarbene all’italiana. Il presidente del Consiglio regionale Antonio Mazzeo: “Nelle nostre taverne e cantine ci si sente sempre a casa”. Il portavoce dell’opposizione Marco Landi: “Una 33esima edizione che celebra l’eccellenza dei nostri territori”

Il sussidiario di slow food ‘Osterie d’Italia 2023’ premia la Toscana come protagonista tra le mete più interessanti dell’enogastronomia d’Italia. Nella 33esima edizione presentata stamani, giovedì 1 dicembre, in palazzo del Pegaso le ormai famose ‘chiocciole’ che slow food assegna come tratto distintivo di convivialità e scoperta del territorio premiano la nostra regione con: ‘Nonno Cianco’ di Abetone Cutigliano (Pistoia), l’ ‘Osteria dell’Enoteca’ di Firenze; ‘Azzighe – Osteria a metà’ di Livorno, ‘La Ciottolona’ di Montieri (Grosseto), ‘La botteGaia’ di Pistoia, ‘La casa del buono’ di Terranuova Bracciolini (Arezzo).

“In questo manuale alla scoperta del buon cibo e del buon bere d’Italia ci sta tutta l’idea della nostra Toscana” ha dichiarato il presidente del Consiglio regionale Antonio Mazzeo. “Qui ritroviamo passione, impegno, fatica e amore per la nostra terra. È un connubio forte – ha aggiunto Mazzeo – che tiene insieme territori, tradizioni, arte, cultura e soprattutto la persona. Ogni volta che si entra in una osteria della Toscana, ci si sente a casa”.

Orgoglio per il primato toscano conquistato dalla Toscana è stato espresso dal portavoce dell’opposizione Marco Landi: “Slow food è una eccellenza del mondo enogastronomico che con lungimiranza guarda e attesta il valore delle nostre esperienze locali”. Sulle eccellenze della cucina toscana e sull’importanza della promozione e valorizzazione, Landi ha presentato una mozione che il Consiglio regionale ha approvato all’unanimità lo scorso anno

La grande novità di questa 33esima edizione “sta nei giovani” ha ricordato la curatrice nazionale Francesca Mastrovito, collegata da remoto. “In molti hanno deciso di abbracciare un modello di convivialità e condivisione”. Il sussidiario, come spiegato dai coordinatori regionali Gian Marco Mazzanti e Francesco Ranzani, presenti in Auditorium, sono “al servizio del lettore. Un racconto del territorio e delle tradizioni locali”.

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