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Ottantuno imprese italiane della logistica ammesse al Ferro Bonus. Prato resta in attesa: “La Regione Toscana ci consenta di accedere al contributo”

Il Governo italiano ha annunciato l’ammissione di 81 operatori della logistica su scala nazionale alla misura del Ferro Bonus. Sono tredici in più rispetto al 2022. Si tratta del contributo finanziato dalla Commissione Europea per sostenere il settore del trasporto merci e favorire lo spostamento del traffico cargo dalla strada alla ferrovia. Lo stanziamento dal 2022 al 2026 è di 85 milioni di euro.

A commentare la situazione è l’amministratore delegato dell’Interporto della Toscana Centrale, Antonio Napolitano.

“Oggi vince il trasporto su gomma rispetto a quello su ferro per tutte quelle distanze che stanno sotto i 300 chilometri. Ecco perché in questi anni il sostegno al trasporto merci combinato strada – rotaia da parte del Ferro Bonus è stato determinante. E’ una misura indispensabile per vincere la sfida per un trasporto merci fluido, rapido, e sostenibile a livello economico e ambientale”.

Cosa accadrebbe per gli operatori logistici della Toscana senza una legge regionale sul Ferro Bonus?

“Il nostro Interporto ne uscirebbe fortemente penalizzato. Basti pensare che il porto de La Spezia dista 140 chilometri, e quello di Livorno 100 chilometri. E stiamo parlando degli unici due nodi fondamentali per collegarsi col resto del mondo in attesa della fine dei lavori sulla Direttissima Prato – Bologna”.

Cosa significa il Ferro Bonus per l’Italia?

“Moltissime sono oggi le Regioni che hanno investito in questa misura. Solo quest’anno è stata stimata la copertura di oltre 25.000 chilometri su ferrovia grazie al Ferro Bonus”.

L’Interporto di Prato intanto sarebbe già pronto a partire…

“Esatto. Noi abbiamo pronto il progetto del collegamento con il porto di Livorno, con un treno a settimana, da poi portare velocemente a due convogli a settimana. Aspettiamo che la Regione Toscana si doti di una legge che possa farci accedere alla misura del Ferro Bonus”.

Spostando su ferrovia parte del traffico merci che vantaggi ambientali ci sarebbero?

“Saremmo da subito in grado di togliere dalla FiPiLi circa 150 tir a settimana. Immaginate il beneficio in termini ambientali e di sicurezza”.

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