Sono in carcere da ieri pomeriggio padre e figlio, pratesi di 60 e 21 anni, che nel maggio di tre anni fa cercarono di uccidere un ragazzo di 25 anni. La vittima giunse al pronto soccorso dell’ospedale di Prato con profonde ferite da arma da taglio a un braccio e alla testa e la polizia ricostruì subito gli eventi. Il giovane, in seguito a un litigio banale, venne atteso da due uomini all’uscita da un circolo ricreativo. Al ventunenne ora in carcere, infatti, si aggiunse il genitore, con l’evidente e spropositato scopo di punire la vittima. Un’aggressione premeditata, secondo quanto accertato in primo grado e confermato in appello, alla quale parteciparano padre e figlio.
Il più giovane dei due è stato a 5 anni, 8 mesi e 3 giorni di reclusione. Suo padre deve invece scontare una cndanna a 8 anni, 5 mesi e 12 giorni. Entrambi sono stati riconosciuti colpevoli di tentato omicidio in concorso.
Personale della squadra mobile della Questura di Prato li ha arrestati ieri pomeriggio, in esecuzione dei due ordini di carcerazione emessi dalla Procura della repubblica di Prato.
Di recente, infatti, la Corte d’Appello di Firenze ha concluso l’iter processuale sulla vicenda, emettendo sentenza definitiva, alla quale è stata data esecuzione ieri pomeriggio dai poliziotti della Squadra Mobile pratese con la materiale conduzione in carcere dei due condannati.