- Negli ultimi 4 anni la Toscana ha spinto sulla digitalizzazione dei pagamenti: nel 2022 cresce del +112,6% il numero medio di transazioni cashless per esercente rispetto al 2019, secondo l’Osservatorio Pagamenti Cashless 2022 di SumUp.
- Firenze, con il +34,3%, è la settima provincia italiana per crescita delle transazioni digitali. Tra le province toscane, spiccano anche Siena (+33,5%) e Lucca (19,8%).
- Lo scontrino medio cashless nella regione passa dai 60,8€ del 2019 ai 44,3€ del 2022. A Livorno il più basso (35,6€).
- L’evoluzione dei pagamenti digitali è stata al centro dell’evento di ConfCommercio e SumUp “Carta o bancomat? Sì, grazie! I vantaggi dei pagamenti digitali per professionisti e imprenditori”.
Crescono in Toscana i pagamenti digitali: nel 2022 il numero medio di transazioni per esercente è infatti aumentato del 23,8% rispetto al 2021 e rispetto al periodo pre-pandemia (2019) la crescita si attesta sul +112,6%. A guidare la “rivoluzione cashless” è il capoluogo di provincia, Firenze, con +34,3% di transazioni per esercente rispetto al 2021, come emerge dai dati dell’Osservatorio Pagamenti Cashless 2022 di SumUp, la fintech specializzata in soluzioni cashless e digitali per le piccole imprese.
I numeri della Toscana si inseriscono in un quadro nazionale piuttosto promettente: in Italia il numero medio di transazioni per esercente è infatti aumentato del 17% rispetto al 2021. A livello geografico, la Valle d’Aosta apre la classifica delle regioni per crescita (+43,5% rispetto al 2021), seguita da Lazio (+28,7%) e Lombardia (+25,7%). A chiudere la TOP 5 sono l’Emilia Romagna (+24,2%) e la Toscana, con il suo 23,8%.
Proprio i pagamenti digitali e la “società cashless” sono stati al centro dell’evento “Carta o bancomat? Sì, grazie! I vantaggi dei pagamenti digitali per professionisti e imprenditori” che si è svolto a Firenze, organizzato da Confcommercio Firenze-Arezzo e SumUp con la partecipazione di Cecilia del Re (assessora all’Innovazione, sistemi informativi e smart city del Comune di Firenze), Aldo Cursano (presidente Confcommercio Toscana) e Giovanni Barbieri (Senior Strategic Growth Manager per SumUp), l’incontro ha analizzato l’evoluzione della digitalizzazione dei pagamenti, tra gli aspetti centrali delle politiche del governo italiano, grazie anche ad esempi concreti della realtà fiorentina, con storie di progetti di una città all’avanguardia che ogni anno diventa sempre più cashless.
“Firenze si conferma all’avanguardia nei pagamenti cashless e prima nelle transazioni digitali verso le PA” ha detto l’assessora all’Innovazione, sistemi informativi e smart city del Comune di Firenze Cecilia Del Re. “Un grande risultato che deve spingerci ad incentivare ancora di più i pagamenti digitali, sia sul fronte della pubblica amministrazione sia sul fronte del commercio. Nella nostra città, i pagamenti digitali si trovano dal pagamento del biglietto della tramvia con carta di credito, fino ai taxi sempre più attrezzati e naturalmente a tutti i servizi comunali disponibili al 100% online e sulla App IO. Fa piacere che anche i nostri commercianti ci seguano in questa direzione, come dimostrano i dati presentati oggi da SumUp, dando così un servizio più comodo per il cittadino e anche più trasparente, essendo il pagamento digitale uno strumento con cui pure si combatte l’evasione fiscale. Ringraziamo allora Confcommercio, che con questa iniziativa vuole evidenziare i vantaggi dei pagamenti digitali, e ci uniamo alla loro richiesta rivolta al Governo affinché le commissioni a carico delle imprese vengano abbassate per rendere davvero sostenibile per tutti questo metodo di pagamento”.
“La pandemia ha accelerato l’uso delle tecnologie digitali anche nelle realtà territoriali più piccole. Nel caso dei pagamenti elettronici, l’obbligo di legge ha fatto il resto”, ha sottolineato il presidente di Confcommercio Toscana Aldo Cursano. “Prima la situazione in Toscana non era omogenea: gli esercenti di settori come la moda o l’oreficeria, con scontrino medio più alto e più a contatto con il turismo internazionale, avevano sposato la novità già diversi anni fa. Per gli altri, invece, restava un’incognita. Il problema è che in Italia troppo spesso si fa innovazione caricandone i costi sulle spalle delle imprese. E se da un lato dobbiamo ringraziare fintech come SumUp, che hanno reso più facile usare il Pos anche a chi ha volumi di transato minore o magari lavora in mobilità, dall’altro continuiamo a sollecitare il Governo affinché intervenga con il sistema bancario per abbassare le commissioni a carico delle imprese. È un atto dovuto, vista la difficile congiuntura economica e politica che sta mettendo a rischio il nostro sistema, alle prese con inflazione, caro-bollette e calo dei consumi. L’innovazione deve servire allo sviluppo, non può essere un carico ulteriore che agisce da freno”.
Giovanni Barbieri, Senior Strategic Growth Manager per SumUp, ha spiegato: “La Toscana – così come il resto dell’Italia – negli ultimi anni ha visto un’importante accelerazione dei pagamenti cashless, derivata da numerosi fattori tra cui l’emergenza sanitaria, la spinta istituzionale e gli incentivi rivolti ad esercenti e consumatori. Nell’ultimo periodo ha avuto un impatto anche il Decreto PNRR 2, che ha introdotto sanzioni per i commercianti che non accettano pagamenti con carta. Ad esempio, SumUp ha registrato per i liberi professionisti un +37% nel trimestre giugno-agosto 2022 (rispetto allo stesso periodo del 2021), per quanto riguarda l’adozione dei POS.Ora, per consolidare la diffusione dei pagamenti digitali, bisogna continuare a lavorare sugli incentivi a livello statale, anche introducendo forme di semplificazione delle detrazioni. Come SumUp partecipiamo al cambiamento con un intero ecosistema in evoluzione: agli strumenti pensati per i commercianti – come ad esempio SumUp Cassa o il Conto Aziendale, si è aggiunto anche SumUp Pay, digital wallet che consente ai consumatori di fare acquisti in modo veloce e conveniente grazie ad una Mastercard virtuale e ad un programma di fidelizzazione integrato”.
Pagamenti digitali in Toscana: la situazione delle province
In Toscana, la provincia che mostra una crescita più interessante per quanto riguarda il numero medio di transazioni per esercente è Firenze, che si piazza nella TOP 10 nazionale, occupando il settimo posto, con un +34,3% rispetto al 2021. Ma la crescita è diffusa anche nelle altre province, con Siena che stacca un +33,5%, mentre Lucca e Livorno aumentano il numero medio di transazioni per esercente del 19,8% e del 19,3%. A breve distanza Prato e Pistoia (18,2%), seguite da Arezzo (16,4%) e Grosseto (16,10%). Chiude la classifica toscana Massa Carrara con il 12% di crescita.
Lo scontrino cashless più “piccolo” della regione è a Livorno
Secondo l’Osservatorio Pagamenti Cashless 2022 di SumUp, lo scontrino medio cashless diventa anno dopo anno più “piccolo”. In Italia nel 2022 si attesta infatti sui 40,8€, mostrando un calo costante a partire dal 2019 (-30%), quando si parlava di 57,9€.
In Toscana lo scontrino medio si colloca poco sopra la media nazionale con 44,3€: in ogni caso, rispetto al 2019 è diminuito del 27,1% (era 60,8€). Un dato che continua a dimostrare come, con il passare del tempo, stiano diventando sempre più popolari – e accettate anche da parte dei commercianti – le transazioni digitali anche per cifre sempre più piccole.
Girando per la regione, lo scontrino medio più piccolo si incontra a Livorno (35,6€), mentre il più alto a Siena (55,4€). A Firenze e provincia lo scontrino medio cashless si attesta sui 42,4€, diminuendo del 9% rispetto al 2021 e del 29,1% rispetto al 2019 (quando era 59,8€).