Le dichiarazioni in video
Presentata a palazzo del Pegaso l’iniziativa in programma mercoledì 12 aprile alla Camera di commercio. Mazzeo: “Metteremo in campo tutte le azioni possibili per ridurre il gap di genere anche nell’intraprendere impresa”. Ilaria Bugetti; “Lavoriamo per realizzare i nostri indirizzi normativi”. Elena Rosignoli: “Passi avanti per l’imprenditoria femminile”. Francesca Basanieri: “Più donne al lavoro significa maggiore autonomia e maggiori diritti”
‘Parità di genere e nuovi incentivi per l’imprenditoria femminile in Toscana’ è il titolo del convegno che si terrà mercoledì 12 aprile, a partire dalle 10, nell’Auditorium della Camera di Commercio di Firenze (piazza Mentana, 1). Il seminario è organizzato da Unioncamere Toscana, i Comitati Imprenditoria Femminile della Toscana, la Camera di Commercio di Firenze, la Camera di Commercio di Arezzo/Siena, l’Azienda speciale della Camera di Commercio di Firenze PromoFirenze, la delegazione toscana dell’associazione Aidda, L’iniziativa ha lo scopo di informare e attivare le imprenditrici sulle più recenti opportunità statali e regionali per il loro sviluppo e consolidamento. Le misure che incentivano la partecipazione delle donne al mondo delle imprese, il bando per la Certificazione della parità di genere promosso dal Dipartimento per le pari opportunità della presidenza del Consiglio dei ministri saranno al centro dei lavori.
L’iniziativa è stata presentata in conferenza stampa, questa mattina, giovedì 6 aprile, a palazzo del Pegaso. All’incontro con i giornalisti sono intervenuti il presidente del Consiglio regionale, Antonio Mazzeo, la presidente della commissione Sviluppo economico, Ilaria Bugetti, la consigliera regionale Elena Rosignoli, la presidente della commissione regionale pari opportunità Francesca Basanieri, con Sonia Dalla Ragione del coordinamento regionale IF, Massimo Guasconi, presidente di UnionCamere Toscana e Paola Butali, presidente di Aidda Toscana.
“La Toscana è una delle Regioni che ha investito di più, negli anni, in questa direzione. L’obiettivo è di dare voce a chi ha meno voce, di ridurre le disuguaglianze che ancora esistono, in questo caso tra uomini e donne nella possibilità di intraprendere, di creare impresa, costruire condizioni per creare nuovo lavoro di qualità, sicuro”, dichiara il presidente Antonio Mazzeo. “Oggi abbiamo voluto mandare questo messaggio. La Toscana metterà in campo tutte le azioni che può per ridurre il gap di genere, anche nell’intraprendere impresa”.
“Non partiamo da zero, la Regione Toscana in passato si è distinta con i bandi Fse e Fesr, lasciando sempre un pezzetto all’imprenditoria femminile. Però con questa legge abbiamo fatto un passo davvero importante”, dice Ilaria Bugetti, presidente della commissione Sviluppo economico, facendo riferimento alla nuova disciplina regionale di sostegno al sistema produttivo toscano, che riserva una particolare attenzione all’imprenditoria femminile. Con la nuova normativa approvata dal Consiglio regionale per rinnovare la disciplina del sistema regionale degli interventi di sostegno alle imprese, è inoltre passata all’unanimità una proposta di risoluzione per prevedere, anche attraverso attività di formazione, un percorso di sostegno rivolto alle micro, piccole e medie imprese, finalizzato al conseguimento della certificazione della parità di genere, con l’attivazione di un tavolo permanente e lo stanziamento, nel bilancio regionale, delle risorse necessarie. “Oltre a scriverlo in legge – prosegue Ilaria Bugetti – abbiamo fatto anche una proposta di risoluzione che promuovesse la certificazione di parità e quindi anche l’attenzione e la sensibilità del mondo delle aziende, dell’imprenditoria, del commercio. Fare questo vuol dire avere un punto di partenza fortissimo, perché si possa condividere con tutte le associazioni di categoria e imparare come si fa la parità all’interno di un’azienda, come si cerca di far crescere uomini e donne rispettando gli uni e gli altri. Ringrazio la commissione Pari opportunità – conclude la presidente della seconda commissione –. Questa spinta viene dal basso e l’abbiamo costruita insieme a loro. È la prima volta che si riesce a recepire in legge un segnale così importante. Ora lavoriamo tutti affinché nei prossimi anni si concretizzino questi indirizzi che abbiamo messo in legge”.
“Si tratta di un evento importante, che dà la possibilità alle imprenditrici di lavorare per la parità di genere, partendo da questa certificazione di genere”, aggiunge Francesca Basanieri. “Grazie al lavoro che è stato fatto anche dalla Regione Toscana, avremo la possibilità di avere risorse per migliorare la qualità del lavoro delle donne e delle imprenditrici e anche la sua quantità. Più donne al lavoro, significa maggiore autonomia e maggiori diritti”.
La consigliera regionale Elena Rosignoli chiarisce il valore dell’iniziativa: “Vogliamo promuovere questo importante evento che si terrà alla Camera di commercio di Firenze per favorire la possibilità per le imprese di aderire alla certificazione di genere, investire in politiche di contrasto alle discriminazioni sia salariali che comportamentali, con incentivi anche economici per le aziende. Il Consiglio regionale è stato molto attento – aggiunge la consigliera – in occasione della modifica alla legge regionale 71/2017 sono state inserite indicazioni per le aziende, con l’approvazione anche della proposta di risoluzione. Fatti concreti che danno la possibilità alle donne, alle imprese in genere e all’imprenditoria femminile in particolare di fare passi avanti nella direzione della parità di genere”.
“Finalmente, attraverso una procedura riconosciuta, quella prevista dalla legge 162/2021, riusciamo a certificare un’impresa femminile nei parametri previsti. Servirà a sensibilizzare l’imprenditoria, perché permetterà anche attraverso la possibilità di accedere a vantaggi fiscali, una modalità di approccio tale da far evolvere l’impresa femminile che è importantissima per il nostro tessuto economico”, dice Massimo Guasconi, presidente di Unioncamere Toscana.
“La certificazione va su più ambiti, la parità contributiva, la possibilità di fare carriera sono i gap più importanti tra uomo e donna – dice Sonia Dalla Ragione, coordinatrice comitati imprenditoria femminile delle Camere di commercio –. La nuova legge nazionale permette di colmare questi divari e tutte le aziende possono fare la certificazione di genere”.
“In Toscana siamo quasi un centinaio di aziende e cerchiamo di fare rete, risolvere i problemi dell’imprenditoria femminile”, spiega Paola Butali, presidente di Aidda delegazione toscana, (associazione di donne imprenditrici d’azienda). “Abbiamo aderito ben volentieri a questa iniziativa, che affronta Certificazione di genere e incentivi alle imprese femminili. Fa parte del nostro Dna collaborare con tutte le entità della Regione ed essere collegate al territorio”.