Chemioterapia giovane donna

Parrucche per le donne che fanno la chemio

Lo scorso anno ne hanno beneficiato più di 1.800 persone, quasi sempre alle prese con un tumore e relative cure. E quasi sempre, anche se non del tutto, donne. È il contributo per l’acquisto di parrucche da parte delle persone con particolari patologie che provocano alopecia, prevalentemente donne che fanno chemioterapia. È un contributo che la Regione Toscana riconosce dal 2006, e che viene confermato anche per il 2019, con una delibera presentata dall’assessore al diritto alla salute Stefania Saccardi e approvata dalla giunta nel corso dell’ultima seduta. Quest’anno il contributo è un po’ più alto rispetto agli anni precedenti: 550.000 euro, invece di 500.000.

La cifra verrà distribuita alle aziende sanitarie e ad ogni persona verrà riconosciuto un contributo fino a 300 euro. Questo contibuto era inizialmente rivolto solo alle persone con patologie oncologiche, poi dal 2008 è stato esteso anche alle persone con alopecia conseguente ad altre patologie. Le persone che beneficiano del finanziamento sono quasi tutte donne.

«Questo contributo non è dovuto, non è una prestazione che rientra nei Lea, i Livelli essenziali di assistenza – chiarisce l’assessore Saccardi – Ma noi ci teniamo a continuare a garantirlo, ormai da 14 anni, perché la parrucca ha un ruolo molto significativo negli aspetti relazionali e interpersonali, ed è un ausilio importante nelle delicate fasi di recupero della qualità di vita. E dunque siamo contenti di confermare questo contributo anche per il 2019».

Dal monitoraggio annuale condotto dalla Regione, risulta che dal 2015 al 2018 sono state 7.375 le persone che hanno beneficiato del contributo della Regione per l’acquisto di parrucche: 1.899 nel 2015, 1.913 nel 2016, 1.760 nel 2017, 1.803 nel 2018.

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