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Per non farsi vincere dall’Alzheimer

La lettura di un romanzo, a meno che non lo si faccia con superficialità, è sempre un percorso che contiene in sé il regalo di un viaggio nel mondo della fantasia e, allo stesso tempo, in quello della conoscenza. Il piacere che se ne ricava è solo il frutto dell’alchimia di immagini e parole che lo scrittore ha saputo trasferire sulla pagina. È questa alchimia che magnetizza la nostra attenzione di lettori.
La lettura di un saggio, invece, quasi mai ci fa avvertire questa forza magnetica. Eppure, ci sono saggi che costringono a non abbandonare la lettura, a proseguire pagina dopo pagina alla scoperta di ciò che l’autore vuole comunicarci. È ciò che succede con “Alzheimer: camminare con la demenza” (Minerva Medica), scritto da Daniela Lovati e Paolo Calvanese, entrambi medici.
Il libro, che come affermano i due autori è il “frutto di anni di lavoro sul campo con e per i malati di demenza e le loro famiglie”, ha il grande merito di svelarci i segreti di una malattia assai diffusa e contro la quale ognuno di noi si sente imbelle e sconfitto.
Non che l’Alzheimer si possa vincere. Però si può imparare a convicerci senza farsi travolgere dai suoi effetti devastanti. E il libro, infatti, come afferma la dottoressa Lovati è una sorta di “manuale, scritto con un linguaggio nello stesso tempo scientifico e umano, che può essere un valido aiuto, da un punto di vista sia pratico che psicologico, per quanti si trovano quotidianamente ad affrontare la malattia. Nel volume si mescolano infatti contributi teorici e consigli pratici con un utilizzo frequente di illustrazioni, vignette, immagini e fotografie che ne favoriscono la comprensione”.
E ci sono le testimonianze e i racconti di vita dei famigliari degli ammalati, perché l’intenzione degli autori, pienamente riuscita, è quella di fornire una visione a 360 gradi della malattia e “soprattutto delle strategie più efficaci per contrastarla, affinché chi assiste non si ammali a sua volta, come purtroppo troppo spesso accade”.
“Alzheimer: camminare con la demenza” è, oltre che uno strumento utile per chi si trovi a vivere il dramma di un congiunto afflitto da demenza, un bel modo di fare informazione scientifica e sociale. Tanto da farmi dire che ce ne vorrebbero di più di opere di saggistica di questo taglio. Ne trarremmo tutti enormi vantaggi.

Luca Martinelli

Su Luca Martinelli, giornalista, scrittore, critico, conoscitore profondo del mondo dell’editoria, rinviamo al blog personale dedicato a Shelorck Holmes – libriconsherlockholmes.altervista.org – del quale ha per altro scritto nuove storie apocrife.

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