L’assessore all’Ambiente Monia Monni risponde all’interrogazione del portavoce dell’opposizione Marco Landi (Lega): “Tempi allungati per dialogare con i soggetti che operano sul mercato”
“La Giunta ha dato avvio all’iter di formazione del piano regionale dell’economia circolare, accompagnandolo con un avviso pubblico esplorativo per la manifestazione di interesse alla realizzazione di impianti sia di recupero che di riciclo di rifiuti urbani”. Con queste parole l’assessore regionale all’Ambiente Monia Monni risponde all’interrogazione del portavoce dell’opposizione Marco Landi (Lega) in merito ai ritardi nella presentazione del piano.
Monni spiega che “la funzione di questo avviso era quella di esplorare le potenzialità impiantistiche che gestori sono intenzionati a mettere a terra in Toscana” e “uno strumento che ha raccolto oltre 40 manifestazioni di interesse e attratto proposte su tecnologie impiantistiche anche all’avanguardia sia nel riciclo che nel recupero”.
Monni ha ricordato che “alla Regione spetta il compito di assicurare la chiusura del ciclo con la definizione degli impianti di smaltimento finali come le discariche e che “l’entrata dell’economia circolare ha spostato l’attenzione sulla parte centrale della filiera dei rifiuti, su recupero e riciclo”. e alle nostre finalità “ è utile ricordare che i rifiuti urbani quando vengono avviati a riciclo e recupero vengono sul libero mercato e non sono più oggetto della pianificazione pubblica ed equiparati ai rifiuti speciali”.
Monni ha ricordato che, ”nell’obbiettivo di ridurre l’uso delle discariche”, “questo risultato si può ottenere solo se strutturiamo un dialogo con tutti i soggetti che operano sul mercato soprattutto con i gestori nell’ambito di una governance pubblica”. “Per questa ragione – conclude – abbiamo deciso di far confluire queste proposte nel quadro conoscitivo del piano dell’economia circolare”, “abbiamo avviato una fase di approfondimento sulle tecnologie innovative” e “tutto ciò ha determinato un allungamento dei tempi”. Infine, riguardo agli impianti di Livorno e di Montale “voglio precisare che le scelte stanno in capo al titolare dell’impianto”.
“Il tema e i tempi con i quali la Regione ha affrontato le procedure mi riporta al passato, già nel 2018 il presidente Rossi annunciava che sarebbe stato presentato il piano regionale sui rifiuti che oggi non trova attinenza – ha detto Marco Landi (Lega) .“Questo per noi è un ritardo”. Sulla scelta della regione di fare quella manifestazione di interessi, ”è stravolgere un po’ il nostro ruolo, quello dii legiferare e trovare i principi all’autosufficienza e agli interventi da fare”. “Ad oggi – aggiunge Landi – gli stati generali intrapresi si sono poi dimostrati dei contenitori di discussioni che ad oggi non sono funzionali a quello che dobbiamo fare, cioè legiferare un nuovo piano dei rifiuti con indicazioni precise”.
“Siamo preoccupati perché manca una programmazione e una pianificazione – conclude Landi – non siamo incoraggiati da questa risposta perché se chiuderanno impianti di Montale e Livorno non abbiamo capito cosa accadrà”.