Il Consiglio regionale ha approvato l’atto di indirizzo con voto unanime
Unanimità in Consiglio regionale su una mozione di Silvia Noferi (M5S), emendata da Donatella Spadi (Pd) e dalla proponente, che impegna l’esecutivo regionale ad elaborare quanto prima il piano regionale di coordinamento per la realizzazione dei crematori da parte dei comuni.
L’atto ricorda come la normativa nazionale, risalente al lontano 2001, prevedeva che le Regioni elaborassero i rispettivi piani, tenendo conto di alcuni indicatori quali la popolazione residente, l’indice di mortalità e i dati statistici sulle scelte crematorie operate dai cittadini, prevedendo – di norma – la realizzazione di almeno un crematorio per regione. La mozione sottolinea come per effetto dei dodici impianti di cremazione presenti in regione, la Toscana risulti in assoluto tra le più coperte nel rapporto tra impianti crematori e abitanti serviti. L’atto, infine, fa presente come già nel 2019 il Consiglio regionale approvò un atto di indirizzo che impegnava la Giunta a dotarsi – entro il 31 dicembre dello stesso anno – del piano regionale di coordinamento, e di adoperarsi affinché l’iter autorizzativo di qualsiasi altro nuovo impianto fosse sospeso nelle more dell’approvazione della pianificazione regionale.
Nell’illustrare la mozione in Aula, la consigliera Noferi ha ricordato come l’atto sia stato presentato per ben due volte, e come si tratti di un “problema importante che richiede una soluzione”. Da qui la necessità di una programmazione a livello regionale, come sottolineato anche negli interventi di Maurizio Sguanci (IV), Donatella Spadi (Pd) e Andrea Ulmi (Lega), che hanno ringraziato la proponente, auspicando quanto prima un ordinamento normativo sui forni crematori, anche per scongiurarne possibili effetti speculativi.