La nuova legge approvata a maggioranza, con l’astensione di Lega, Fratelli d’Italia, Movimento 5 Stelle e Toscana Domani, prevede la possibilità di avvalersi di altre realtà operanti in questo settore delle politiche pubbliche regionali
Cambia la normativa sulla formazione della polizia locale in Toscana. Con l’approvazione a maggioranza e l’astensione di Lega, Fratelli d’Italia, Movimento 5 Stelle e di Toscana Domani della nuova legge che modifica la legge regionale 11/2020 (Norme in materia di sicurezza urbana integrata e polizia locale). Con il testo approvato, la Fondazione Scuola interregionale di polizia locale con sede a Modena perde l’esclusiva consentendo di “avvalersi in modo plurale delle realtà operanti in questo settore delle politiche pubbliche regionali”.
Ad illustrare l’atto in Aula il presidente della commissione Affari istituzionali Giacomo Bugliani (Pd) che ha ricordato l’iter di una legge che è cambiata “dopo le contestazioni del personale docente della scuola di Modena e dopo avere ascoltato i sindacati di categoria”. “Il percorso delle audizioni – ha spiegato il presidente Bugliani – ha permesso di arrivare a una legge che non prevede più il recesso dalla Fondazione Scuola interregionale di polizia locale di Modena, ma le toglie l’esclusività delle formazione, prevendendo la possibilità di diversificarla, individuando annualmente le attività di interesse e prevedendo una partecipazione agli oneri degli enti locali fino al 20%”.
Durante il dibattito il capogruppo di Fratelli d’Italia Francesco Torselli ha parlato di “travaglio complesso della legge”, ma ha annunciato l’astensione del suo gruppo “come apertura di credito verso il presidente della Giunta Eugenio Giani sulla necessità di aprire una scuola regionale di formazione in Toscana”. “Voto di astensione – ha aggiunto – vincolato al fatto che si vada nella direzione di una scuola regionale. Il superamento della Fondazione Scuola Interregionale di polizia locale non sarà indolore. Tanti in audizione l’hanno difesa. Ma una scuola regionale visto che la stragrande maggioranza dei formatori sono toscani darebbe uniformità alla formazione, permetterebbe di intercettare i fondi stanziati dal governo, darebbe poi ai singoli comuni la possibilità di potersi avvalere di quella struttura. Concentrare la formazione degli agenti di polizia locale, perché esiste anche quella provinciale, significa concentrarsi sulle peculiarità della nostra regione”.
Per il gruppo della Lega ha preso la parola il consigliere Marco Casucci: “Non è stata una bella pagina in commissione, e ho notato anche l’imbarazzo di alcuni colleghi di maggioranza. Inizialmente c’era la parola recesso e poi ci è stato detto che era un errore. Dimostrando fretta, superficialità e confusione. L’argomento della formazione è delicato, noi ci asterremo, ma non si tratta di una delega in bianco. Si apre alla possibilità di convenzioni con altre istituzioni e noi monitoreremo nell’interesse dei toscani. Non ci possiamo permettere di navigare a vista”.