Il porno in Toscana è servito online e ogni toscano si intrattiene con video porno di differenti categorie per 8 minuti e 19 secondi al giorno. È la media, questa, che riflette pari pari il dato nazionale. Il porno in Toscana, quello fruito sul web, è lo stesso cui assiste il resto d’Italia, sia per tipologie che per durata dell’intrattenimento. Insomma, la media regionale è la stessa dell’intero Paese. E di che porno si tratta? Video, come detto, messi in circolazione – su siti a metà strada tra il social forum e il file sharing – dagli utenti stessi.
Lo si evince, che si tratta di porno in Toscana o nel resto d’Italia, da una ricerca mondiale condotta da PornHub, portale specializzato nei video pornografici di vario tipo (ce n’è per tutti i gusti, anche i più segreti).
La ricerca sulla fruizione del porno, passando al livello nazionale, dice che l’Italia è il 7° Paese al mondo a visitare maggiormente PornHub. Per calcolare la posizione in classifica è appunto stata presa in considerazione “la quantità media di tempo spesa dai visitatori su Pornhub”. Secondo il portale, tuttavia, gli “8 minuti e 19 secondi per sessione sono un tempo piuttosto rapido se paragonato alla media internazionale di 9 minuti e 16 secondi”. Rapidità degli italiani e dei toscani. Come dire che il porno in Toscana è questione di brevi filmati. Certo, è una media e non mancano coloro che danno un’occhiata ancora più rapida o i toscani che appaiono come veri e propri appassionati del genere. Anzi, dei generi: rapporti consueti ed etero, sessioni gay e lesbiche, video specializzati in donne grasse (bbw) e magre, mature in età più o meno avanzata, di una nazionalità o dell’altra e così via.
Il porno in Toscana è però anche donna. Se tanto dà tanto, ovvero risultati identici alla media nazionale, un utente su 5 è di sesso femminile. Un 20% che, precisa PornHub, è di 3 punti percentuali al di sotto della media internazionale.
Ma torniamo agli interessi. “La categoria Mature domina la lista – scrivono su PornHub che è qualcosa di più complesso di un sito porno vecchia maniera – seguita subito dopo dalla categoria Teen e un po’ più giù, al 5° posto, dalla categoria Big Tits, ispirata forse dal fatto che l’80% del territorio italiano è collinare o montuoso. Se facciamo il paragone, anche la vicina Croazia ha gusti leggermente vecchiotti per quanto riguarda le categorie più visitate, con MILF al primo posto, seguito dalla categoria Mature al secondo, mentre in paesi come la Repubblica Ceca e gli Stati Uniti, la categoria Teen regna incontrastata.
Largo anche alle star del settore. “La dea dell’industria Lisa Ann raggiunge la vetta aggiudicandosi il primo posto come pornostar più cercata – rilevano ancora da PornHub – ma l’Italia è uno dei paesi più importanti in Europa anche per quanto riguarda la produzione pornografica, ed è per questo la patria di alcune delle pornostar più famose e amate. Prendete per esempio la bellissima Valentina Nappi al 2° posto e Sara Tommasi in terza posizione, e al 4° posto lo stallone italiano più famoso del mondo, Rocco Siffredi”.
Infne, come si vede nel grafico qui sotto, ripreso da PornHub e tradotto, esistono differenze marcate tra regione e regione. Il porno in Toscana o dei toscani, non è lo stesso di chi vive, almeno per tempo speso davanti al monitor vietato ai minori, in Friuli Venezia Giulia.
A questo link la ricerca completa di PornHub.
Da Wikipedia (contenuto pubblicato secondo la licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo) apprendiamo qualcosa su Porn Hub e argomenti vicini.
PornHub è un sito web di pornographic video sharing (cioè condivisione libera di materiale video pornografico), della famiglia del Porn 2.0, simile nella disposizione a YouTube.
Nato sulla falsa riga del “fratello maggiore” YouPorn, che segnò una vera e propria rivoluzione online, ne sfrutta le stesse caratteristiche e funzionalità, potenziando i contenuti con tag e suddivisioni in sottocategorie, ed unendo il tutto con diversi servizi a pagamento, quali il download dei video (non più il solo streaming) in diversi formati, per diverse periferiche e di diverse qualità video, oltre all’ormai consolidato uso dei banner pubblicitari, solitamente diretti al pubblico adulto.
Porn 2.0, così chiamato in riferimento al concetto di Web 2.0, si basa sull’idea di siti Web con contenuto user-generated: ciò esce dagli schemi del tradizionale rapporto tra produttori e consumatori della pornografia su Internet. Alcuni autori includono il Porn 2.0 all’interno di un concetto più ampio che è quello del Neoporn il quale comprende anche la pornografia User Generated precedente alla diffusione di Internet.