Portieri eroi di sventura: la copertina del libro e Angelo Peruzzi con l'autore Fausto Bagattini

Portieri eroi di sventura. Quegli strani sportivi estremi di Fausto Bagattini

Pubblicato nel 2014, lo scorso anno riproposto in tascabile, un libro che continuo a riprendere spesso in mano è Portieri, eroi di sventura di Fausto Bagattini. Continuo a leggere per l’ennesima volta di alcuni tra i miei preferiti, tra gli estremi difensori o difensori estremi che dir si voglia, e a procrastinare la lettura delle gesta di altri a chissà quali momenti di magra.

William Foulke, The fatty, portiere dello Sheffield United e del Chealsea degli albori, peso forma: ½ kg meno della somma dei due terzini; a fine carriera supera il quintale e mezzo.

Un rigore che sembra uscito dalla penna di Osvaldo Soriano, invece, risale alla stagione 1941-42. Napoli-Modena: rigore per il Modena, il portiere del Napoli è Arnaldo Sentimenti detto Sentimenti II; di calciare quel rigore si incarica l’estremo difensore avversario, Lucidio Sentimenti, per tutti Sentimenti IV, fratello del primo. Sentimenti II ha parato 9 rigori consecutivi e non ha per niente voglia di farsi rovinare il record dal fratello.

Dino Zoff, il più normale in un ruolo appannaggio degli anormali. «Non c’hai la faccia di portiere», gli fu persino detto, e a lui toccò di diventare uno dei più grandi di sempre.

E ancora tanti altri. Quelli entrati nel mito pur essendo delle riserve, come Luciano Bodini o Astutillo Malgioglio.
Qualcuno pensa che Diego Armando Maradona travolgesse solo i portieri avversari? legga pure le storie tristi di Giuliano Giuliani e di Claudio Garella, il portiere che parava con i piedi; portieri avversati, perseguitati, financo torturati dai loro stessi governanti, o per invidia. È il caso del rumeno Duckadam. O perché uomini con il vizio di pensare con la propria testa, come il camerunese Bell e l’argentino Tamburini.
Amedeo Carrizo, il primo “portiere volante” della storia, capace di partire palla al piede dribblando gli attaccanti avversari per rilanciare l’azione dei compagni, fino a che un giorno ne combinò una davvero grossa… perché i portieri, e in particolare quelli straordinari di cui ci racconta Fausto Bagattini, quando fanno uno sbaglio lo fanno davvero grosso, ma grosso.

Si racconta anche del mio preferito, Luca Bucci. Certo non si dice della faccia che aveva dopo aver parato tutto il parabile e qualcos’altro, in una partita di coppa contro l’Ajax; lo sguardo rivolto al giornalista che lo intervistava, come se gli stessero domandando di una partita giocata da qualcun altro, in un altro stadio, su un altro pianeta, per poi incamminarsi per imboccare il tunnel che porta negli spogliatoi. O avrebbe camminato fino a far ritorno a piedi fino a casa?
Ma queste sono fantasie mie.
Questo libro è invece una meravigliosa galleria di personaggi che sarebbero pronti per altrettanti romanzi se non fossero già libri viventi, perché gli sport estremi saranno pure estremi quanto gli pare, ma tra tutti gli sport, come scrive in prefazione Sandro Veronesi, «il più estremo di tutti è infilarsi un paio di guanti e mettersi in porta mentre gli altri giocano a pallone».

Portieri, eroi di sventura di Fausto Bagattini, Ultra 2018.

Lorenzo Mercatanti

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