Dal 7 all’11 giugno, si rinnova l’appuntamento con il Prato Film Festival, la manifestazione dedicata al cinema e alla commedia, che quest’anno giunge alla sua quinta edizione con un’importante novità: una sezione competitiva sarà interamente riservata a film lungometraggi di registi italiani, che potranno concorrere con opere prime e seconde. La kermesse si arricchisce con lo scopo di dare visibilità e pregio a tutti quegli autori talentuosi che oggi rappresentano la commedia e il cinema in Italia e nel mondo. Madrina d’apertura di questa quinta edizione sarà l’attrice pratese Antonella Fattori.
La città di Prato, che ha dato i natali a molti personaggi importanti del cinema italiano e internazionale, è lo scenario ideale di un Festival, dedicato sin dagli esordi a due grandi sceneggiatori toscani, Piero De Bernardi (nato a Prato) e Leo Benvenuti (nato a Firenze), che della commedia sono stati illustri rappresentanti.
Il festival gode del patrocinio del MIBACT Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, in collaborazione con l’assessorato alla Cultura e con l’assessorato alle Attività Produttive del Comune di Prato.
La direzione artistica è di Romeo Conte, ideatore del festival.
Tre le sezioni competitive del Festival: una riservata ai lungometraggi e due dedicate ai cortometraggi.
Sarà una giuria di esperti, presieduta dal regista Neri Parenti e composta da Giovanni Esposito (attore), Guido Barlozzetti e Fabrizio Borghini (critici cinematografici), Blasco Giurato (direttore della fotografia), Ivano Marescotti (attore), a decretare i vincitori dei 7 lungometraggi selezionati che concorreranno per migliore film, migliore regia, migliore attore e attrice protagonista, migliore attore e attrice non protagonista, migliore sceneggiatura.
ShorTuscany è la sezione in concorso, presieduta dall’attrice Antonella Fattori, a cui possono accedere cortometraggi di filmmaker esclusivamente toscani.
Corti Made in China è la seconda sezione di cortometraggi in concorso: un focus sulla cinematografia cinese.
Ampio spazio sarà dato al tema sociale. Quest’anno, l’integrazione razziale sarà protagonista con una rassegna non in competizione di film cortometraggi di autori italiani. Le opere selezionate trattano il tema in tutte le sue sfaccettature, tenendo conto dell’aspetto della vita collettiva e della necessità della trasmissione dei valori di rispetto e di riconoscimento reciproci.
Si è appena conclusa la rassegna cinematografica, organizzata dal Prato Film Festival e dedicata al grande regista genovese Pietro Germi, durante la quale sono stati proiettati alcuni dei suoi film che hanno fatto la storia del cinema italiano. L’omaggio prosegue anche durante la manifestazione. Fino al 12 giugno, presso il Cassero Medievale, sarà allestita una mostra fotografica con 60 foto inedite da set di alcuni suoi capolavori, tra i quali: Sedotta e abbandonata, Signore & Signori, Il Brigante di Tacca di Lupo, Il Ferroviere, Divorzio all’italiana e Un maledetto imbroglio.
L’11 giugno, giornata conclusiva e di premiazione del festival, si presenta ricca di appuntamenti già a partire dalla mattina. Alle ore 11.00, il Palazzo comunale ospita l’incontro con il Sindaco Matteo Biffoni, l’Assessore alla Cultura Simone Mangani, l’Assessore alle Attività Produttive Daniela Toccafondi e gli ospiti del Festival; la giornata prosegue alle ore 21.00 con la cerimonia di premiazione condotta da Federico Berti e Giovanni Bogani accompagnati dalla madrina della serata Pamela Camassa. Alle ore 22.00 l’appuntamento è con la proiezione del film Sedotta e Abbandonata di Pietro Germi. Interverranno i due attori protagonisti del film, Lando Buzzanca e Aldo Puglisi, e l’attore Edoardo Nevola, noto per aver interpretato Sandrino, il figlio del macchinista in Il ferroviere, 1956.