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Presentazione del libro “Ogni Riferimento a Persone o Cose è Puramente Casuale” di Franco Menicagli

L’Associazione ChorAsis, insieme all’autore Franco Menicagli e all’Editore Metilene, è lieta di annunciare la presentazione del libro “Ogni riferimento a persone o cose è puramente casuale”, un volume che vuole proporre un’ audace esplorazione nell’arte di Franco Menicagli, con testi di Pietro Gaglianò, Martino Margheri e Riccardo Farinelli. L’evento si presenta come occasione privilegiata per immergersi nell’universo dell’arte contemporanea e incontrare l’artista, che sarà disponibile a rispondere alle domande, a discutere del suo lavoro e condividere la visione della sua poetica.

Dettagli dell’evento:

  • Data: 10 marzo 2024
  • Ora: 16:00
  • Luogo: Villa Rospigliosi, via Firenze 83, Prato, Italia
  • Programma: Presentazione del libro e incontro con l’autore.
  • Finissage: Dopo la presentazione, in compagnia dell’artista, sarà possibile visitare la mostra come finissage dell’esposizione.

Chi siamo:

Franco Menicagli, nato a Campiglia Marittima (LI), vive e lavora a Prato. Ha frequentato corsi di scultura presso l’Accademia di Belle Arti di Firenze ed è docente presso il Liceo Artistico di Montemurlo (PO). Fondatore dello studio MDT di Prato, spazio no-profit per l’arte, ha tenuto laboratori e workshops in varie istituzioni artistiche italiane ed europee. Fra le sue esposizioni si ricordano “Suspense – Sculture Sospese” presso EX3 Firenze, “Tempi Osceni” presso la galleria Dudelange del Lussemburgo, e “Uno Sguardo Laterale” presso la 5° Biennale di Arte Contemporanea di Mosca.

ChorAsis è un’associazione culturale che sostiene gli artisti, produce e promuove progetti di arte contemporanea presso gli spazi di Villa Rospigliosi a Prato, già Villa Aldobrandini. Il progetto di ricerca dell’associazione riflette sul significato della persistenza del passato nel presente, mettendo a disposizione degli artisti gli ambienti storici della villa e il suo parco-giardino.

Metilene è una casa editrice nata a Pistoia nel 2021 diretta da Cristiano Coppi; si occupa principalmente di arte, storia e natura, con uno sguardo particolare verso l’arte contemporanea in Toscana e in Italia.

Come partecipare:

L’evento è aperto al pubblico e l’ingresso è gratuito. 

Per informazioni, contattare Claudio Seghi Rospigliosi: +393487814430 claudiosr70@gmail.com.

L’evento è occasione per celebrare l’arte contemporanea e scoprire il potere trasformativo della creatività. 

Successivamente il libro sarà disponibile in libreria e online sul sito www.metilene-edizioni.it

OGNI RIFERIMENTO A PERSONE O COSE 

È PURAMENTE CASUALE

di Franco Menicagli

a cura di  ChorAsis

Periodo espositivo :  21 gennaio – 10 marzo 2024 

Villa Rospigliosi, via Firenze 83 Prato    

chorasis.spaziovisione@gmail.com   

ChorAsis-lo Spazio della Visione ha invitato l’artista Franco Menicagli a una riflessione e un confronto del proprio operare plastico negli spazi della storica Villa Rospigliosi di Prato. OGNI RIFERIMENTO A PERSONE O COSE È PURAMENTE CASUALE,  Una meditazione sul linguaggio artistico e sugli stereotipi ad esso connessi.

Attraverso opere scultoree e installative in modo effimero una essenzialità precaria nell’uso di materiali poveri e di recupero caratterizza e si manifesta tra gli spazi della Villa. Una occasione per creare stimolanti contrapposizioni e disgressioni, espansioni e fratture, capace di generare tensioni fisiche e di relazione con persone, storia e luoghi. L’artista pondera e con coerenza quasi ironica percorre, moltiplica, dispone e scompone piccole o grandi elastiche forme tra gli spazi di lavoro interni della villa, gli storici ambienti privati della cappella e il verde esterno del parco in un interessante e inaspettato rapporto dinamico e mutuale di traslazioni continue tra passato e presentestaticità e anti-monumentalità, durevolezza e deperibilità, sorpresa e imprevistoSecondo l’idea di Menicagli l’opera è pienamente se stessa nel mentre che si forma, nel momento stesso del suo farsi, le cui infinite possibilità generano meraviglia e stupore anche nell’artista.

Nel lavoro sono presenti strutture tridimensionali di effimere figure e di numero dai molteplici rimandi, forme elastiche o espanse dal variare imprevedibile che nella casualità e unicità paiono assumere doppi binari di senso, energie e forze rovesciate sugli ambienti che con tensione vitale si sprigionano e invadono gli spazi. Linee di rottura in evidenza sottolineano il valore della fragilità e deperibilità mentre con leggera ironia nel parco una proliferazione di elementi non segue alcuna legge gravitazionale e si moltiplica. Segni ripetuti e incisi delimitano e consumano sulla abrasiva superficie, lo sforzo e il pensiero impegnato riguardo l’idea e i luoghi dell’operare poi, sulla riflessione del significato tra sacro e opera d’arte, una scelta in trasparente rimanda alla trascendenza e all’immaterialità.


È uno spostamento costante tra forme e spazio che determina disorientamento di certezze e destabilizzazione nei punti di vista costringendo l’osservatore alla ricerca di altri riferimenti, di nuove riflessioni.  

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